La previsione di eventi estremi è quasi impossibile. Come più volte detto, tuttavia, i modelli matematici danno la possibilità concreta di diramare avvisi meteo di maltempo. In sostanza è possibile conoscere se vi sono le possibilità di fenomeni estremi.
Per poter fare una previsione di questa natura, il previsore deve tener conto non solo delle mappe, ma anche del un trend climatico in regioni vicine. In poche parole, i nubifragi di cui abbiamo dato notizia e che sono avvenuti in Italia e regioni dell’estero vicine, dovrebbero indurci a ritenere probabili eventi estremi.
I modelli matematici, va detto, non sono infallibili, e danno solo un trend, specie per quanto concerne la previsione della pioggia. Infatti tutti i grossi modelli di calcolo, non individuano correttamente questo parametro di previsione: fanno fatica ad inquadrare l’esatta quantità di pioggia che cadrà.
In questi giorni abbiamo veduto previsioni di piogge torrenziali per talune aree dove poi di pioggia ne è caduta solo qualche millimetro. Tutto questo è da tener conto, siamo d’estate e la pioggia cade, se non dovuta a perturbazioni atmosferiche ben organizzate, distribuita a macchia di leopardo, così avremo punti dove cadranno anche 150 mm in poche ore, come alcune zone di Piemonte ieri, altre dove non pioverà.
Torniamo al nubifragio della costa pisana. Come si vede dalla mappa che alleghiamo, per la zona si intravede la possibile precipitazione intensa derivante da piogge convettive, ovvero di temporale.
Si utilizza termine di pioggia convettiva, per quelle precipitazioni generate da nubi cumuliformi, e specialmente temporali. I temporali marittimi si sviluppano specialmente la notte, quando il mare è più caldo delle terre emerse. Queste manifestazioni temporalesche possono risultare occasionalmente violentissime e causare nubifragi con improvvisi allagamenti derivanti da piogge abbondanti e concentrate in tempi brevissimi.
Facciamo qualche esempio:
Migliarino Pisano ha registrato 47 mm di pioggia in circa 30 minuti, ovvero sono caduti 47 litri d’acqua in 30 minuti, ma pensate che in un chilometro quadrato sono caduti 47.000.000 litri d’acqua, ovvero circa 1.566.667 litri al minuti.
In queste circostanza qualsiasi centro abitato subisce allagamenti diffusi, in quanto tali eventi sono da considerarsi eccezionali.
Molti ritengono che i nubifragi che provocano allagamenti in città del Sud Italia derivino dalla cattiva gestione e altro, ma queste considerazioni sono frutto di pessima informazione e soprattutto di quella cultura climatica consolidata che vede maltempo solo al Nord Italia.
Pensate che qualche anno fa a Napoli sono caduti 100 mm di pioggia in circa un’ora, ovvero 100.000.000 litri d’acqua per chilometro quadrato.
Un temporale improvviso e di breve durata, come quello di qualche giorno fa su Reggio Calabria, si parla di 8 millimetri in 8 minuti, ha accumulato 1.000.000 di litri d’acqua per chilometro quadrato per minuto.
Insomma, prima di fare facili conclusioni, sarebbe opportuno informarsi, Vi pare? Ma per finire, taluni dati pluvio eccessivi, derivanti da strumenti pluviometrici automatici possono essere falsati dall’imprecisione dell’apparecchio in coincidenza di piogge molto forti, ma anche accompagnate dal vento. Ma di questo ne riparleremo in futuro.