E’ scattato l’allarme in Veneto per la fase critica di maltempo, che terminerà solo verso le ore centrali giovedì 29 novembre. Sono previste precipitazioni estese e persistenti, più abbondanti su zone montane e pedemontane per l’effetto degli intensi venti meridionali che impattano verso i rilievi montuosi. La quota neve eccessivamente alta, proprio per le miti correnti miti sciroccali, aumenterà l’apporto d’acqua verso i fiumi, con conseguenti nuovi rischi d’esondazione.
Sulla base delle previsioni meteorologiche, la Protezione Civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme per i comprensori dell’Alto Piave, dell’Alto Brenta-Bacchiglione e del Basso Brenta-Bacchiglione, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna. Sorvegliato speciale è proprio il Bacchiglione, dove una prima stima indicava la soglia di 6,50 metri (rivisti a 5.80 metri) sul Ponte degli Angeli con conseguente rischio di esondazione. La foto in basso mostra la precedente piena del Bacchiglione a Vicenza d’inizio novembre, dove in alcuni punti della città il fiume aveva rotto gli argini.