Da diverse ore acquazzoni imperversano su parte della catena alpina occidentale, per effetto della confluenza fra l’aria fredda che preme dalla Francia e quella più umida e temperata che affluisce dai quadranti meridionali in Val Padana. Si tratta di una linea convettiva al momento stazionaria e che si rigenera di continuo, determinando l’insistenza di piogge particolarmente abbondanti (accumuli prossimi ai 100 mm) sulle medesime zone. La persistenza del maltempo temporalesco in loco deriva dal fatto che l’aria fredda in quota fatica a sfondare oltre l’Arco Alpino.
Possiamo apprezzare con l’ausilio del radar (fonte Arpa Piemonte) l’esatta posizione del malloppo temporalesco, che seguita a rigenerarsi sull’alto torinese dove ritroviamo il nucleo più cattivo (individuabile dalla colorazione tendente al rosso) che abbiamo appositamente indicato e tende a coinvolgere anche settori sud ed orientali della Valle d’Aosta fino a parte del biellese e vercellese. La visione d’insieme del radar mostra piogge diffuse anche sul resto dell’Alto Piemonte, Levante Ligure e Lombardia, ma si tratta di fenomeni meno incisivi.