Si va lentamente attenuando l’ondata di maltempo che da circa due giorni ha stretto la Calabria in una morsa davvero gelida. Vento forte, colonnina di mercurio in picchiata e soprattutto tanta neve, caduta in abbondanza come non accadeva da anni. Ormai da qualche ora il sole inizia a fare capolino, e puntuali arrivano i primi sommari bilanci su quest’ultima ondata di maltempo.
Particolarmente colpita la parte nord della Regione. Le temperature più basse si sono registrate in Sila dove la neve ha in alcuni punti superato i tre metri di altezza. Sotto zero tutti i centri dell’interno, anche Cosenza città e Catanzaro, ma è in alta quota che si sono davvero battuti i denti, -10°C a Cavaliere di Lorica, e addirittura -5°C sulla cima di Botte Donato a 1928 metri. Scendiamo più a sud e la situazione non cambia, sotto zero anche Vibo Valentia, imbiancate le Serre già da quota 500.
La neve ha fatto la sua comparsa anche in Aspromonte dove però il calo termico è stato relativamente più contenuto rispetto al resto della Regione. Temperature rigide in montagna con la neve che localmente è caduta già dai seicento metri di quota. Particolarmente colpita la Locride, imbiancati molti comuni collinari e montani. La situazione più critica a Canolo Nuovo, piccolo centro a 890 metri di quota, rimasto isolato per alcune ore.
Vento, freddo e neve hanno dunque tenuto sotto scacco l’intero versante ionico, ma è stato proprio da queste parti che si è verificato un fenomeno atmosferico, certo non eccezionale, ma sicuramente singolare. Cerchiamo di capire nel dettaglio cosa è successo nell’area del basso Ionio reggino.
Come dicevamo, per l’intera giornata di ieri e parte della scorsa notte l’intera Locride è stata flagellata da neve in montagna, vento, basse temperature e pioggia battente sui litorali, questo fino al comune di Palizzi, dove sulla frazione montana di Pietrapennata a 673 metri d’altezza si è abbattuta una violenta nevicata. Proseguendo di appena tre km in direzione Reggio Calabria, esattamente dal comune di Bova in poi, lo scenario è mutato radicalmente a vista d’occhio, con temperature positive a Bova e Roccaforte del Greco (rispettivamente 915 e 970 metri di quota), assenza di vento, nebbia, lieve nevischio alternato a pioggia, e neve confinata a quote superiori ai 1100 metri.
Stando a questi ultimi dati sembrerebbe proprio che, l’unico angolo di Calabria, a risentire in modo impercettibile, di questa consistente ondata di freddo, sia stato ancora una volta l’area del basso ionio reggino compresa fra i comuni di Bova e Montebello Ionico, circa 50 kmq che, come spesso accade sembrano essere staccati dal resto della Regione, basti pensare che la neve durante la giornata di ieri è caduta anche in riva al mare, a Crotone, dove il termometro è sceso sotto zero. Più al riparo dalle correnti balcaniche anche Reggio città dove la temperatura non è scesa sotto i 6 C°, e l’intera fascia tirrenica.