Prima solo sfiorati, poi raggiunti e superati: ci riferiamo alla soglia dei 40 gradi che è stata oltrepassata proprio ieri (28 giugno) in Sardegna, l’unica regione d’Italia dove le temperature si sono spinte così in alto, su livelli che quasi rispecchiano maggiormente gli eccezionali valori misurati tra la Penisola Iberica e la Francia. Tra le stazioni meteo dell’Aeronautica, il dato più elevato si è misurato martedì all’aeroporto militare di Decimomannu con ben +38,6°C.
Nelle stazioni meteo ARPAS (Servizio Agrometeo regionale), oltre ai +38,9°C di Decimomannu, la temperatura più alta si è misurata ad Ottana con ben 41 gradi. La piana di Ottana è famosa per il raggiungimento di temperature così estreme, le più alte che si misurano in Sardegna. Il 28 giugno è stata la giornata più calda dell’anno, ma con valori ben distanti dai record non solo assoluti, ma anche mensili.
Raggiungere o superare i 40 gradi non è certo un evento così eccezionale per le zone interne della Sardegna: andando a ripescare nell’album dei ricordi, non solo in tempi recenti, la temperatura è stata capace di toccare livelli ben più alti, talvolta superiori ai 44-45 gradi. Era il luglio 1983 quando l’inferno per quasi due settimane sull’intera isola, rendendo il clima invernale: su Sanluri si misurarono 48 gradi, in qualche altra località valori addirittura più elevati, ma influenzati dai roghi che bruciarono ettari ed ettari di vegetazione. A quei tempi la stazione meteo di Ottana non esisteva: avrà raggiunto la soglia disumana di 50 gradi all’ombra? Dubbio lecito che non può avere risposte.