L’ingresso di una saccatura atlantica sul Mediterraneo occidentale, ha causato l’avvio di una intensa e duratura fase perturbata sulla parte centro-settentrionale della nostra penisola, in un contesto termico molto mite a causa della risposta calda proveniente dal Nord Africa.
Sull’Italia questa disposizione barica, peraltro tipica della stagione, ha determinato piogge intense su diverse regioni esposte ai venti occidentali, e temperature quasi estive sulla parte meridionale del paese.
Temperature che pur in un contesto di correnti meridionali, appaiono eccessive non solo al sud, ma anche al nord, dove le minime nell’ultima decade di ottobre sono risultate superiori alla norma mediamente di 5/6°C.
In generale, sull’intero territorio nazionale, l’ultima decade di ottobre è stata la più calda da diversi decenni a questa parte.
In Sicilia i termometri proprio l’ultimo giorno del mese hanno in diverse località superato i 30 gradi. Tra tutte spicca Palermo Boccadifalco con +32.2°C. Ma più che qualche picco isolato (almeno fino al 31 ottobre), sono da rimarcare i valori costantemente molto elevati, al nord soprattutto delle temperature minime, al sud anche delle massime.
Su base nazionale le temperature nell’ultima decade del mese sono state superiori di 4.5°C rispetto alle medie trentennali del periodo 61/90.
Temperature dunque alte sì, ma anche piogge diffuse al nord e localmente molto intense. La regione maggiormente interessata da eventi estremi è stata la Toscana. In particolare tra il grossetano e l’aretino si sono verificati eventi con tempi di ritorno ultra decennali, con cumulati precipitativi superiori ai 100 mm in poche ore. Piogge intense hanno interessato anche il Verbano-Cusio-Ossola (nord Piemonte), la fascia prealpina friulana e, in maniera diffusa e reiterata ma non altrettanto violenta, la Liguria e vaste parti della Val Padana, specie nelle zone pedemontane.
Diamo qui conto di alcuni dati riguardanti le piogge del periodo 28-31 ottobre:
Genova 80 mm di cui 55 il giorno 28
Grosseto 60 mm di cui 57 il giorno 29
Venezia 60 mm di cui 23 il giorno 31
Pisa 59 mm di cui 27 il giorno 30
Piacenza 39 mm di cui 29 il giorno 30
Milano 33 mm di cui 14 il giorno 28
Almeno nelle località monitorate dalle stazioni del circuito wmo, i quantitativi non sono stati eclatanti ma è da rilevare come in tutti i casi non vi sia stato un solo giorno senza precipitazioni.
Altrove ha piovuto invece molto di più, soprattutto in alcune zone della Toscana e del Friuli-Venezia Giulia. Si evidenziano ad esempio i 158 mm di Gemona e i 113 di Cividale del giorno 31 (dati del servizio meteo della Regione).
Sembra dunque proseguire la tendenza che negli ultimi anni vede sempre più concentrare le precipitazioni in pochi periodi dell’anno, con aumento di conseguenza dei periodi di siccità prolungata.
E dal primo novembre arriveranno sorprese, ma le tratteremo in un prossimo articolo.