Un vigoroso ricambio d’aria ha scosso la Lombardia Dopo la fase tempestosa, il meteo è tornato soleggiato sull’intera regione con cieli molto tersi e visibilità ottimale, ma lo scenario non è più equiparabile a quello che aveva preceduto il peggioramento. Le temperature, in questa giornata di sabato, non si presentano più su livelli estivi (valori ben sotto i 25 gradi) e soprattutto l’aria più secca, apportata dal foehn, testimonia l’avvenuto cambiamento rispetto alle prime sensazioni afose stagionali che si erano percepite nella prima parte della settimana.
Sono stati dunque necessari forti temporali, legati ad un fronte nord-atlantico, per imprimere un mutamento drastico dello scenario meteorologico. Nella giornata di venerdì i temporali hanno davvero sfogato al massimo tutta la loro potenzialità, con i maggiori effetti soprattutto in montagna e zone limitrofe. Già dal mattino pioggia, fulmini e tuoni, ma il bello è arrivato nel pomeriggio, proprio quando la situazione sembrava migliorare: una linea temporalesca, dettata dall’intrusione d’aria fresca in quota, si è sviluppata sull’est del Piemonte per poi propagarsi alla Lombardia. La “squall line” è riuscita a rigenerarsi fino alle ore serali.
Intensi nubifragi hanno scosso il milanese senza risparmiare il capoluogo, con punte complessive nell’arco dell’intera giornata di quasi 60 millimetri sull’area di Lambrate, ma il maltempo ha picchiato ancora più duro sul bergamasco, dove si sono avute frane e alcuni allagamenti. Questi alcuni dei dati più significativi rilevati dalle stazioni della rete amatoriale CML: Orio al Serio 79,4 mm, Mapello 83,0 mm, Seriate Sud 89,8 mm, Stezzano 107,1 mm, Peio 110,0 mm. Molto significativi anche i quasi 100 millimetri giornalieri di Monte Stino (BS) sul bresciano.