L’Italia è sostanzialmente spaccata su due fronti: mentre parte delle regioni adriatiche e quelle del Sud sono spazzate da venti intensi e scenari a tratti instabili, sul resto della Nazione a dominare è invece il bel tempo con cielo terso e sole padrone assoluto dall’alba al tramonto. Eppure l’effetto dell’incursione gelida si fa sentire anche sulle aree baciate dal sole, in maniera anche più marcata se osserviamo le temperature.
Come raramente è accaduto nell’arco del mese di febbraio, le gelate sono tornate diffusamente protagoniste su tutte le pianure del Nord: i valori della scorsa notte hanno infatti oscillato tra i -5°C di Udine e Forlì fino ai -1°C di Milano e Torino. Non sono state risparmiate dal grande gelo nemmeno le aree interne e pianeggianti delle regioni centrali, con particolare riferimento ai settori tirrenici maggiormente riparati dal vento. Fra le temperature più significative, citiamo i -2°C di Firenze e Pisa, i -1°C di Frosinone (in compagnia anche di Alghero Fertilia, in Sardegna).
La causa delle temperature così in picchiata è legata all’inversione termica, che ha avuto modo di concretizzarsi al meglio laddove le condizioni atmosferiche lo hanno permesso nella maniera ideale, ovvero con la necessità di assenza di vento e cielo sereno, due fattori che esaltano la dispersione del calore dal suolo. Il raffreddamento è stato ulteriormente accentuato dall’aria decisamente secca che caratterizza quest’incursione di venti continentali. Il soleggiamento giornaliero favorisce una pronta risalita termica nelle ore più calde, così da consentire valori diurni pressoché normali per via di notevoli escursioni termiche.