Il potente tornado che ha interessato Taranto, esattamente l’area dell’ILVA, in virtù dei danni prodotti, ha avuto intensità classificabile in F2 (181-253 km/h).
Fanno ritenere possibile questa classificazione l’osservazione dei danni. In particolare le auto sollevate ed accartocciate dimostrano che il vento ha soffiato oltre i 200 km orari.
Va detto che la soglia per una classificazione ad F3 del tornado non è da escludere, in quanto il vento ha abbattuto anche manufatti in muratura e cemento armato.
Nel frattempo, siamo tutti in apprensione sul ritrovamento di chi è disperso.
Questo evento meteo fa parte di quelli definiti estremi, e seppur sia riscontrabile nella storia meteorologica italiana un’altra serie di eventi analoghi, si osserva una maggiore densità spazio temporale di fenomeni violenti, segno che il clima cambia.
Il clima è cambiato sempre ed anche nel futuro cambierà, ma di certo dobbiamo reperire risorse per ridurre i danni, anche se quelli di un tornado, neppure negli USA, dove avvengono a centinaia all’anno, sono in grado di evitare.
Insomma, questo evento atmosferico fa riflettere. Ma nel frattempo, come annunciato stamattina, oggi sarà una giornata campale.