I dati raccolti dal CNR, che presenta un database lunghissimo che ha inizio nell’anno 1800, ci mostra un mese di Settembre abbastanza fresco, sulla nostra Penisola, con uno scarto termico negativo di -0,24°C.
La zona più fredda italiana risulterebbe essere il nostro angolo Nord Orientale, in particolare sull’Arco Alpino, ove le anomalie termiche rispetto alla norma 1961-90 sfiora il grado centigrado.
Altra zona fredda italiana riguarda il Centro Adriatico e l’Appennino Settentrionale, ove le anomalie termiche sono state inferiori ai -0,5°C.
Zone più miti, invece, lievemente superiori alla norma, sono state la Val Padana centrale, e le due Isole Maggiori.
In totale, lo scarto termico di -0,24°C, rispetto alla norma 1961-90, pone il mese di Settembre 2008 in posizione quasi normale: si tratta del 115° posto tra i Settembri più freddi negli ultimi 208 anni.
Il record spetta al Settembre del 1912, quando lo scarto termico fu di ben -4,27°C rispetto alla norma.
Il più recente Settembre del 1987 è stato invece il più caldo, con uno scarto termico di +2,93°C.
Riguardo alle precipitazioni, il mese presenta contrasti anche notevoli tra Regione e Regione.
Le zone più piovose sono state infatti quelle Nord Occidentali, in particolare Piemonte e Val d’Aosta, e, a sud, la Sicilia e la Calabria, ove è piovuto nella norma ed anche di più.
Piogge nella norma anche sul settore Medio Adriatico.
Pioggia invece nettamente inferiore alla norma risulta esserci stata su Friuli orientale, Toscana, Lazio, Campania.
In totale, il mese ha presentato un surplus idrico del 32%, ma non è stato certamente eccezionale, piazzandosi infatti solo al 64° posto tra i mesi di Settembre più umidi.
Il Settembre più piovoso fu infatti quello del 1833, con un surplus di +202% di pioggia rispetto alla norma.
Quello del 1895 fu invece il più asciutto, con un deficit idrico dell’82%.