Dopo un’estate fra alti e bassi, e che ha visto la conclusione con un Agosto significativamente fresco (in perfetta sintonia con quanto successo nel 2005), ecco che quest’alternanza di fasi piuttosto estreme prosegue anche nel primo mese dell’autunno meteorologico.
Dapprima il gran caldo è tornato a farci visita nella prima decade di Settembre, con scampoli d’estate in vecchio stile, e svariate giorni di tempo splendido e dominato dal redivivo Anticiclone delle Azzorre, con valori termici diffusamente superiori ai 30 gradi, con picchi fino a 33 gradi.
A seguire, in maniera assai anomala e sorprdente, infatti la Sardegna ha subito l’onda delle prime pesanti piogge tipicamente autunnali, che ormai negli ultimi anni non giungevano mai prima dell’inizio di ottobre, ma talvolta, come nel 2005, bisognava addirittura attendere novembre per le prime precipitazioni realmente abbondanti.
L’ondata perturbata è durata alcuni giorni, privilegiando dapprima il settore meridionale ed orientale, e a seguire ha riguardato più nello specifico il settore occidentale.
Non vi sono stati danni particolari derivanti da questa prima ondata di maltempo, tranne alcuni casi isolati: al Salto di Quirra (area militare in prossimità di Villaputzu, nel sud-est della Sardegna) ed Alghero due distinte trombe d’aria, probabilmente giunte dal mare, hanno causato rilevanti disagi anche alle strutture artificiali.
Il peggioramento si è manifestato a partire dalle primissime ore del 14 Settembre: si attendevano accumuli precipitativi ingenti, legati al flusso di correnti instabili sciroccali, e così è stato, specie fra il medio ed il basso Campidano. La prima fase perturbata fortunatamente è durata solo alcune ore, altrimenti potevano crearsi situazioni di reale emergenza. In ogni caso, localmente in appena poche ore si sono superati i 100 mm!
Il maltempo è poi proseguito, in forma più attenuata, fino al 18 Settembre, con correnti occidentali. In questa fase le precipitazioni, anche temporalesche, hanno colpito in maniera maggiore le aree esposte ad occidente.
In particolare, spicca Iglesias, che nel complesso dell’intera fase di maltempo ha accumulato ben 94 mm, segue Villasor con 91,2 mm, di cui ben 70 caduti tutti insieme in appena 4 ore il giorno 14, all’avvento del peggioramento.
Restando alla rete Davis Sardegna, Sanluri ha raggiunto i 69,1 mm, mentre Tonara i 62,2 mm. Maggiormente risparmiate le zone di Tempio Pausania ed Ozieri, con precipitazioni poco superiori ai 20 mm, mentre Ittiri raggiunge i 74 mm. Peggio di tutte fa Olbia, con appena 6,3 mm di pioggia.
Sul capoluogo cagliaritano le piogge sono state mal distribuite: infatti in zone dell’immediato hinterland a nord sono caduti anche oltre 50 mm di pioggia, mentre mediamente sul capoluogo i totali di pioggia sono stati compresi fra i 25 ed i 30 mm, con zone che però non hanno visto nemmeno cadere 10 mm.
In ogni caso, a livello generale, quasi dovunque queste precipitazioni hanno oltrepassato le medie degli ultimi decenni sulle piogge normali dell’intero mese di settembre, e ciò rappresenta un primo capitale importante in vista di una stagione autunnale, che ci auguriamo possa essere piovosa, anche per recuperare un forte deficit pluviometrico che per il momento proietta il 2006 come annata fortemente secca.
In conclusione, un primo risultato con queste piogge l’abbiamo raggiunto: si può considerare conclusa la pagina nera stagionale degli incendi, dopo un periodo molto difficile nella seconda metà di agosto, a causa della frequenza di giornate ventose. Le recenti piogge, unite al miglioramento repentino di questi giorni, potrebbero anche favorire le prime raccolte di funghi per gli appassionati micologi.