La neve è quasi alle porte di Roma ed è preallarme in città con l’annunciata preventiva chiusura delle scuole per i prossimi 2 giorni: dopo l’assaggio di mercoledì mattina, le ultime segnalazioni evidenziano che a nord della Capitale scendono fiocchi già attorno ai 200-300 metri d’altezza. Non si escludono quindi sorprese già questa notte, ma resta confermato che la fase più propizia dovrebbe aversi nella sera-notte fra venerdì e sabato, quando il Lazio centro-meridionale dovrebbe trovarsi in piena confluenza fra una risalita perturbata in quota da sud-ovest e l’afflusso di correnti fredde orientali nei bassi strati. Un mix perfetto determinato dall’approfondimento di un minimo barico sul Tirreno, in posizione ravvicinata poco al largo delle coste del Basso Lazio.
Le precipitazioni nella serata-notte fra venerdì e sabato non dovrebbero mancare, anche se al momento la Capitale si potrebbe venire a trovare nel bordo settentrionale dell’ammasso perturbato in risalita dal Tirreno. Nonostante termiche molto al limite (all’altezza di 850 hPa dovrebbe esservi una -3°C), ci sentiamo di infondere un certo ottimismo agli amici della Capitale, in riferimento all’arrivo della neve fino in città, per via proprio delle caratteristiche della massa d’aria continentale nei bassi strati che potrebbe più facilmente consentire l’arrivo dei fiocchi fino alla pianura.
A differenza delle irruzioni artiche, come quella del 12 febbraio, stavolta il grande vantaggio potrebbe proprio determinarsi grazie all’afflusso dell’aria fredda gelida continentale dall’interno. Se badiamo a quelle che sono le stime del nostro modello ad alta risoluzione, per la tarda serata di domani le temperature al suolo dovrebbero oscillare tra 0 e 1°C, valori quindi tutto sommato ideali non solo per una semplice fioccata, ma per una nevicata degna d’accumulo se le precipitazioni dovessero cadere con l’intensità attualmente stimata.
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