Reggio Calabria, psicosi da tromba d’aria! Gravi disagi da panico
A Reggio Calabria, parrebbe che sia stato diffusa la notizia di un’imminente tromba d’aria che per tutta la giornata di lunedì ha tenuto l’intera provincia reggina con il fiato sospeso.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo: nell’articolo non indicheremo responsabili e fatti esatti, ma questo vuole essere solo uno spunto di riflessione.
Il corrispondente Gianfranco Marino scrive:
“già dalle prime ore della mattinata sono iniziate a circolare “notizie” di avvisi relativi ad imminente maltempo, inerenti in particolar modo alla possibilità dell’imminente arrivo di una tromba d’aria che avrebbe con buona probabilità interessato la città di Reggio Calabria e l’intera fascia costiera del basso ionio reggino.
Neanche il tempo di verificare l’attendibilità della notizia, che è scattato puntuale il totale panico: centralini impazziti, scuole ed uffici sgomberati e gente chiusa in casa col naso all’insù, tutti nella spasmodica attesa dell’arrivo della catastrofe, che come spesso accade si è limitata a qualche normalissimo scroscio di pioggia, addirittura a macchia di leopardo.
Il pomeriggio è trascorso fra secche smentite dei telegiornali locali, e vane attese dei più curiosi. Se non fosse che l’allarmismo ingiustificato ha letteralmente mandato in tilt Reggio e provincia si potrebbe anche ridere, ma senza dubbio quella è la conferma della necessità di affidarsi quanto a previsioni meteo, normali o estreme che siano, esclusivamente ad esperti del settore, piuttosto che lasciarsi andare a grossolane ed incomprensibili sindromi da apocalisse.
Quanto poi al tempo vero e proprio, se la tromba d’aria si è rivelata un’incredibile carnevalata, così non è stato per le mareggiate, che hanno letteralmente devastato le coste erodendo diverse centinaia di km di litorale. Temporali sparsi accompagnati da grandinate e da un discreto calo termico hanno invece caratterizzatolo scenario in Aspromonte. “
Gianfranco Marino
Mi permetto di aggiungere una mia riflessione all’articolo, che per necessità editoriali non indica coloro che hanno diffuso una notizia così pesante e assurda, dato che in Italia non esiste alcun centro di avvistamento e previsione di trombe d’aria.
L’informazione meteo italiana è estremamente approssimativa, l’iniziativa privata (lo sono un esempio il Meteo Giornale, il Tempo Italia, il Diretta Meteo) spesso offre, senza finanziamenti pubblici di milioni di Euro, servizi personalizzati di previsione meteo di elevata qualità.
Le previsioni meteo non sono certezza che un evento meteo si possa verificare, ma solo la possibilità, la probabilità.
Fare previsioni meteo non è semplice in quanto non esiste il modello matematico perfetto, ovvero non ci sono super computer che elaborano dati esatti.
Quello avvenuto a Reggio Calabria potrebbe accadere in qualsiasi realtà italiana, questo è sicuro, ma fino a quando anche l’informazione nazionale diffonderà immagini di un uragano e lo definirà tornado, che una raffiche di vento che precede un temporale verrà definito tromba d’aria, avremo tanti casi Reggio Calabria.
Appena domenica scorsa vedevo un servizio in TV sul maltempo, che illustrava una zona della Puglia sconvolta (nel verso e reale valore delle parole che scrivo) dal maltempo, con capannoni, muri, strutture anche in cemento abbattuti. Ebbene, la giornalista diceva che in zona vi era stato un temporale con raffiche di vento a 80 km/h.
Beh, cara mia giornalista, a 80 km/h non si verifica quel genere di danni.
L’informazione meteo italiana non è neppure di serie B, ma degrada verso una lettera dell’alfabeto che nessuno ha mai pensato di scrivere.
Io sono uno dei grandi delusi del programma di Fabio Fazio, che di meteo ha meno dei TG di fine sera, quando ti accompagnano a nanna.
Andrea Meloni