E’ stata leggermente inferiore alle attese l’ondata di caldo degli ultimissimi giorni, che ha raggiunto il culmine giovedì 19 agosto. Erano attese temperature diffusamente intorno o superiori ai 40 gradi (fino a picchi fra 42 e 43 gradi) sulle zone interne della Sardegna, invece tali valori si sono raggiunti solo isolatamente.
Nel complesso, si è comunque trattato dell’ondata di caldo più importante dall’inizio dell’estate. Un’estate 2004 assolutamente nella norma per quanto riguarda l’aspetto termico, si è andata confermando l’assenza d’onde di calore nord-africane d’intensità eccessiva.
Da un’analisi in quota dell’ondata di caldo a 1500 metri d’altezza, emerge come il culmine sia avvenuto proprio nel mattino del 19 agosto, con un’isoterma di +25.8°C, stesso valore già raggiunto nella precedente ondata di caldo di 10 giorni fa. Ma in tutto il corso dell’estate non si sono avute isoterme superiori.
Il flusso caldo sahariano ha avuto inizio nella giornata di martedì 17, con venti di scirocco al suolo che hanno portato le temperature massime più elevate, secondo i dati del Servizio Agrometeo, a Ottana (NU) e Berchidda (SS), con +38.9°C.
Anche nella giornata di mercoledì 18 sono state le medesime località a raggiungere i valori più elevati: +39.6°C Berchidda e +39.2°C Ottana.
I 40 gradi si sono dunque superati solo giovedì 19 agosto, con Gonnosfanadiga (CA), al margine del Campidano, che ha raggiunto un picco insolito di 42 gradi, sopravanzando notevolmente le solite due “roventi” Berchidda ed Ottana, che hanno avuto invece rispettivamente +40.9°C e +40.5°C. Vicinissime ai 40 gradi anche Ozieri, Orgosolo, Benetutti e Domus de Maria.
L’onda di calore si è attenuata già nella giornata di ieri, venerdì 20 agosto, con l’afa però decisamente protagonista. Aria fresca dalla Valle del Rodano è pronta a causare un ulteriore moderato crollo termico e dell’umidità durante il fine settimana, ripulendo definitivamente i cieli dal pulviscolo sahariano che, specie il 19 agosto, quasi ha oscurato il sole. Un’autentica “canicola”, con le sottilissime polveri in sospensione che hanno fortemente limitato la visibilità anche alle basse quote dell’atmosfera.
Un’avvezione calda di questo tipo, fosse avvenuta in pieno luglio, avrebbe portato con ogni probabilità temperature massime superiori a quelle che si sono registrate. A fine agosto la radiazione solare non ha più l’intensità che manifesta in precedenza.
Basti ricordare il fine agosto del 2000, con la Sardegna martellata dall’ondata di caldo più intensa e duratura dell’ultimo ventennio circa. Ebbene, le temperature non sono andate oltre i 44 gradi sull’interno dell’isola, mentre il mese precedente, con ondate di caldo di minore spessore, si erano raggiunte punte di oltre 45 gradi.
Una nuova onda di calore, probabilmente minore di questa e l’ultima per il mese d’agosto, è già attesa per l’inizio della prossima settimana. A sospingere aria calda sarà ancora una volta una nuova espansione dell’Anticiclone sub-tropicale. La frequenza d’ondate di caldo che si sviluppano nella parte conclusiva d’agosto è fortemente in crescita negli ultimi anni.