Solo alcuni giorni fa vivevamo in clima abbastanza estivo, temperature al di sopra delle medie stagionali, e località marine ancora meta di turisti e bagnanti, poi all’improvviso i modelli matematici di previsione annunciano di colpo un repentino cambio di marcia.
Da giorni i Centri di Calcolo erano concordi nell’annunciare l’arrivo della prima irruzione fredda dal nord-Europa, che si sarebbe fatta fin sull’Italia.
L’impulso freddo ha interessato direttamente il lato adriatico della nostra Penisola e poi scivolare giù sul sull’intero meridione. Ma il calo della temperatura si è avuto in tutta Italia.
Nel giro di poche ore la temperatura era scesa di 8°/10°C, passando a valori invernali, con fiocchi di neve che facevano comparsa sui rilievi di Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, monti calabresi e parte di quelli siciliani.
Ma la vera sorpresa si realizza sulla Puglia, dove la neve imbianca prima il Gargano e zone della Daunia sino a quote collinari, poi giunge sulle Murge baresi e parte delle Taratine. Infine nella nottata e la mattinata del 4 Novembre i fiocchi raggiungono le zone pianeggianti del barese e della provincia di Lecce.
E’ stato un fenomeno rilevante originato da un’intensificazione del flusso freddo che ha veduto transitare sulla regione isoterme di -6°/-7°C ad altezza del geopotenziale di 850 hPa e valori termici di circa -30°C alla quota di 500 hPa.
Così la giornata di Sabato 4 novembre si è aperta con un gran freddo sul Salento ed un pallido sole che ha lasciato subito il posto ad una copertura nuvolosa tipica del gran freddo, con spruzzate di neve per gran parte della giornata, con entusiasmo incredulo di molti amanti e non del freddo.