L’ondata di maltempo rilevata fra il 25 ed il 27 Settembre ha fatto crescere non poco i dati di piovosità a livello mensile su tutta la Sardegna, che hanno straordinariamente superato quelle che sono le piogge che normalmente ci si può attendere nel primo mese autunnale.
Con la precedente fase perturbata di metà settembre le piogge sono invece risultate parzialmente irregolari, con la maggior parte delle precipitazioni concentrate sul Cagliaritano e l’Ogliastra, mentre sul nord Sardegna i fenomeni erano risultati in generale piuttosto scarsi, tranne alcune eccezioni come Alghero, colpita persino da trombe d’aria.
Le piogge della terza decade di settembre hanno invece riequilibrato un po’ la situazione, considerato che anche il nord Sardegna (in primis la Gallura, il Logudoro, il Margine-Goceano) ha avuto la propria dose importante di precipitazioni, grazie alla ritornante perturbata con correnti piovose settentrionali, richiamate dalla ciclogenesi in lenta evoluzione sul Tirreno.
Eppure anche questa seconda ondata di maltempo si era avviata nello stesso modo della precedente. Rammentiamo infatti che nella notte tra il 24 ed il 25 Settembre pesantissime piogge hanno colpito il medio-basso Campidano, compresa Cagliari ed il proprio hinterland, ove alcune zone hanno subito pesanti disagi per allagamenti, con piogge stimate fino a 100 millimetri in pochissimo tempo.
A seguire, le piogge si sono invece concentrate su nord ed ovest Sardegna, con un’ultima fase d’importanti precipitazioni nella notte tra il 26 ed il 27 Settembre sull’area sud-occidentale costiera dell’isola. L’area meno colpita dalle precipitazioni? Probabilmente il settore del Golfo occidentale di Cagliari.
Da una valutazione complessiva dei dati provenienti dalla nostra rete Davis, emergono le maggiori precipitazioni sul medio Campidano con ben 180,8 mm a Sanluri, a seguire 143,8 mm ad Iglesias, 134,1 mm a Villasor, 124,2 mm a Tempio, 118,6 mm ad Ozieri, 105,4 mm a Tonara, e 72,1 mm a Cagliari (di cui ben 47,5 caduti il giorno 25).
Dalle stazioni meteo dell’Aeronautica Militare, emerge Alghero Fertilia con 126,2 mm complessivi in tutto il mese. Ricordiamo che le stazioni della rete Direttameteo Davis sono collocate sui centri urbani, a differenza delle numerose altre stazioni di enti ufficiali e non solo, collocati a distanza dai paesi.
Per quanto concerne l’aspetto termico, non si segnalano anomalie eclatanti. Sulla Sardegna il mese è stat pressoché nella norma. Non sono mancati periodi relativamente caldi e anche lungamente anticiclonici, ma compensati dal fresco diurno delle giornate piovose.
Questo a differenza di gran parte dell’Europa centro-settentrionale, dove l’anomalia di caldo settembrino è stata notevolissima, peraltro con piogge molto al di sotto della media.
In quest’inizio ottobre ancora non si sono viste piogge importanti sull’isola, ed il clima mite e stabile rilevato nell’ultimo periodo, ha incentivato l’attesa abbondante uscita di funghi pregiati su gran parte dei boschi della Sardegna, come non si ricordava da svariate annate.
Tuttavia sembra di rivedere lo schema settembrino, con Anticicloni di blocco strutturati non solo sul Mediterraneo, ma anche in particolare su gran parte del Continente Europeo, e depressioni oceaniche che non riuscendo a scorrere normalmente da ovest verso est, potrebbero trovare come unica via di fuga l’area mediterranea centro-occidentale, che appare più vulnerabile dalla protezione stabilizzante delle Alte Pressione.
Tipica situazione che rischia di determinare uno sfogo importante di queste aree perturbate sul Mediterraneo ove ricevono ulteriore alimentazione dal mare ancora relativamente caldo, e dall’energia ricavata dalle masse d’aria caldo-umide di provenienza nord Africana.
Vista la persistenza di questo schema barico così particolare, la Sardegna potrebbe essere facilmente soggetta al ripetersi di eventi precipitativi localmente estremi, in un’ottica caratterizzata negli ultimi mesi dagli eccessi climatici, non solo per le precipitazioni, ma anche per le temperature. Si tratta di un trend che va avanti dalla scorsa primavera.
Ormai siamo prossimi ad entrare nel periodo più piovoso dell’anno, e forse mai come in questo autunno è il caso di sensibilizzare la popolazione e le autorità a svolgere la massima prevenzione. Le serie storiche evidenziano chiaramente che i maggiori eventi alluvionali (anche i tipici “flash flood”) si verificano prevalentemente negli ultimi mesi dell’anno.