Notevole sfuriata di maltempo Le precipitazioni hanno colpito in maniera incessante le zone orientali dell’Isola, ove solo nelle ultime ore sono fortunatamente scemate d’intensità, anticipando il graduale miglioramento che seguirà con l’allontanamento del minimo di bassa pressione. Il clou della fase perturbata si è avuto nel corso della giornata di ieri, momento nel quale la depressione si è approfondita sul Canale di Sardegna, contribuendo a richiamare forti correnti orientali.
Il vento di Scirocco è spirato con forte intensità tra Sicilia e Calabria, deviando con componente orientale sulle coste tirreniche sarde dove, nelle ore serali di martedì si sono misurate addirittura raffiche di ben 128 km/h sulla località di Capo Bellavista. Venti così violenti sono stati innescati dal gradiente barico indotto dalla contrapposizione fra il campo anticiclonico disteso sul Centro Europa e il profondo minimo depressionario centrato a sud della Sardegna.
Quel che ha fatto maggiormente notizia sono state le precipitazioni, che hanno colpito in particolar modo l’Ogliastra, zona tuttavia abbastanza abituata a grandi eventi piovosi. Sulla base delle rilevazioni ARPAS, gli accumuli giornalieri di martedì hanno raggiunto i 168,8 mm a Villanova Strisaili ed i 148,8 mm a Jerzu. Tra le rilevazioni amatoriali, spiccano i 152 mm di Barisardo, dove ulteriori 15 mm sono caduti dopo la mezzanotte. Non vi sono stati per fortuna particolari danni, a parte fiumi ingrossati e cascate d’acqua lungo i pendii: la pioggia è infatti caduta spalmata per l’intera giornata, senza concentrarsi con eccessiva violenza in brevissimi lassi di tempo.
La fase acuta perturbata è stata accompagnata da abbondanti nevicate in montagna. L’aria relativamente fredda da est ha così elargito enormi nevicate oltre i 1000-1200 metri: in base a delle prime stime, derivanti da stazioni meteo limitrofe posto a quote un po’ più basse, è lecito pensare che sulle cime del Gennargentu, soprattutto le zone più esposte alla circolazione orientale, siano caduti 80-100 centimetri di neve fresca al di sopra del manto nevoso presente in precedenza (circa 30 centimetri), con accumuli eolici ben superiori.