L’inizio del mese di maggio ha riportato proprio nei luoghi che ne avevano più bisogno le tanto attese e benefiche piogge. Dopo un aprile tra i più secchi degli ultimi decenni, e caldissimo, come non mai dall’inizio delle rilevazioni meteo in alcune aree del Nord Italia, con maggio il calendario meteo è sembrato tornare indietro di qualche settimana.
L’instabilità è iniziata già con il primo maggio, ma è stato il giorno 2, quando la goccia fredda iberica ha cominciato a spostarsi verso la Penisola Italiana, che sono cominciati i primi fenomeni significativi, a tratti violenti e grandinigeni, come in Lombardia e Piemonte.
L’evento all’origine delle piogge, una volta normale e che invece non capitava da tempo, è stato proprio il traslare della zona di bassa pressione dalla Spagna verso l’Italia, con una traiettoria alta, che dal Golfo del Leone si è portata sul Mar Ligure. Negli ultimi mesi al contrario le basse pressioni tendevano ad “affondare” nel settore iberico, oppure ad avere una traiettoria da Nord-Ovest verso Sud-Est, approfonendosi sul Tirreno o a rimanere semplicemente troppo a Sud, addirittura sul Nord Africa, regalando pioggia, a tratti, solo al Centro-Sud Italia.
Ma torniamo alle piogge che hanno investito l’Italia, con particolare riguardo a quelle di ieri, diffuse, persistenti, ma non a carattere violento, se non molto localmente, proprio come dovrebbero essere le piogge primaverili. Sono ben 99 i mm caduti a Pisa nelle ultime 36 ore, valore che supera di quasi il 50% il totale pluviometrico atteso per il mese di maggio. In Toscana altre piogge importanti, in genere superiori ai 30 mm, sono cadute su tutta la zona costiera tra il confine ligure e il livornese.
In Liguria pioggia diffusa un po’ su tutta la regione, ma in prevalenza sul settore centrale. Nella città di Genova caduti circa 30 mm di pioggia durante la giornata, da 60 a 90, secondo le zone, dal primo maggio. Minori le piogge dell’imperiese, che avevano ricevuto però buoni apporti con la perturbazione del 2 maggio. Alla Spezia dal 1° maggio sono caduti 70 mm di pioggia, ben distribuiti in vari eventi.
Abbondanti le piogge anche in Piemonte. Torino ha ricevuto ieri una trentina di mm di pioggia alla stazione aeroportuale di Caselle. Alcune stazioni di rilevamento piemontesi hanno superato accumuli di 100 mm dall’inizio del mese. A Domodossola siamo oramai ad 83 mm di cumulato, a Someraro 92 mm, a Varallo Sesia 122 mm. Ad Ala di Stura si misura un accumulo di 102 mm, una sessantina invece in località come Novara Cameri, Vercelli, Asti, Cuneo. Circa 80 mm si sono raggiunti a Torino Giardini Reali. Sono accumuli di pioggia decisamente benefici per l’assetato nord ovest italiano! La neve è caduta invece oltre i 1500 metri di quota sulle Alpi.
Piogge anche in Veneto e Lombardia, stimabili in circa 25/30 mm nella Lombardia centro-orientale e sulle coste del Veneto, ma con punte ben maggiori nel vicentino, nel padovano e nel trevigiano. 96.2 mm di pioggia sono infatti caduti a Codevigo, 69.0 mm a Legnaro, 65.6 mm a Quinto Vicentino, e di nuovo 58.6 mm all’Orto Botanico di Padova, città colpita duramente dalle piogge in questi giorni. I quantitativi di pioggia hanno oramai superato nettamente la media mensile di maggio su gran parte della regione. In Emilia è stato il piacentino la zona più colpita con i 65 mm caduti sul capoluogo provinciale. Più deboli le piogge in Romagna, dove si segnalano i 19 mm di Forlì.
Le piogge, meno intense, hanno raggiunto anche le regioni centrali. Nel Lazio ad esempio, compresa la città di Roma, si segnalano quantitativi nelle ultime 24 ore compresi tra i 10 e i 20 mm.
Il periodo perturbato sembra ormai giunto al termine. La prossima settimana vi sarà un’espansione verso levante dell’Anticiclone delle Azzorre e in Italia tornerà il sole, ma speriamo che la prossima rimonta anticiclonica possa inserirsi nella normale variabilità stagionale e che possano tornare, prima dell’estate, ancora occasioni per piogge omogeneamente distribuite sul territorio. Secondo meteosvizzera infatti, in un’analisi che riguarda l’area ticinese ma che si può estendere a parte del Nord Italia, le piogge cadute in questi primi giorni di maggio, seppur importanti per l’agricoltura e la vegetazione, sono ancora insufficienti per ristabilire il bilancio idrico di sorgenti e faglie idriche, per cui vi sarebbe necessità di piogge prolungate nel tempo, stante un evidente deficit idrico che perdura ormai dal 2003.