In genere la giornata del 26 novembre si presentò come una di quelle tipiche autunnali. Forti venti da sud ovest, carichi di dense e scuri nubi, che a tratti scaricavano il loro “potenziale” in brevi ma intesi rovesci.
Non faceva freddo e si respirava quell’aria “fradicia” che veniva dal vicino Tirreno. La stessa temperatura oscillava mediamente tra gli 11° C. ed i 12° C.
Poi uno schizzo di aria fredda in quota iniziò a “gonfiare le nubi” ed a rendere il “livido” chiarore del cielo in una “notte buia”.
Erano le 15:10 circa quando l’attività elettrica delle nubi cominciò a diventare molto intensa e d’improvviso si scatenò una delle precipitazioni più intense che, da qualche anno a questa parte, io possa ricordare.
Un violentissimo e breve nubifragio, accompagnato da una pesante grandinata, che portò le temperatura in meno di 10 minuti dagli 11° C ai quasi 3.5° C. Le strade sembravano rabbiosi torrenti che avevano tracimato il loro “corso” e si riversavano ovunque trovassero degli spazi liberi.
Ancora ricordo il grido delle sirene e la macchine, come “gondole a quattro ruote”, che annaspavano lungo questi fiumi in piena.
Solo la foto può rendere l’idea, nella sua cruda realtà, di quella terribile giornata.