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Pesante ondata di maltempo: piogge eccezionali in Veneto e Sicilia

di Mauro Meloni
17 Set 2009 - 11:26
in Senza categoria
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Lo scatto fotografico, realizzato da Acilia (RM), evidenzia le formidabili scariche elettriche dei temporali marittimi che, nella notte fra il 15 ed il 16 Settembre, hanno raggiunto le coste laziali. Autore foto Raffaele Triggiano, www.mtgforum.it .
L’assalto temporalesco della giornata di ieri ha portato conseguenze ben più diffuse ed incisive rispetto alla precedente perturbazione. Le precipitazioni sono state distribuite in maniera diversa, per una prevalenza di correnti umide sciroccali nei bassi strati dell’atmosfera. I temporali hanno fatto la differenza, specie sulle zone che si sono trovate interessate dal pieno sviluppo di sistemi convettivi autorigeneranti.

Le aree di pianura del Triveneto hanno subito fortemente il peso della perturbazione, in quanto si sono trovate particolarmente esposte all’azione di un flusso molto umido sciroccale in risalita dall’Adriatico. Una serie di temporali si è abbattuta sulle zone costiere, andando così a determinare precipitazioni a tratti alluvionali fino in pianura su una vasta area compresa tra il padovano ed il veneziano. L’effetto stau ha contribuito all’esaltazione delle precipitazioni anche a ridosso delle Prealpi Vicentine.

In base ai dati raccolti dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, la località più piovosa nell’arco delle 24 ore del 16 Settembre è stata Turcati Recoaro, nel vicentino, con ben 219,2 millimetri. Questa è l’unica località che ha oltrepassato la soglia dei 200 millimetri, ma non sono poche le zone che si sono avvicinate ai 200 millimetri: fra queste segnaliamo i 184,8 millimetri di Valle Averto (ai margini della Laguna Veneta) ed i 179,4 mm di Passo Santa Caterina Valdagno, valico alpino collinare del vicentino. Nella città di Venezia, secondo il Centro di Previsione delle maree, sono caduti la bellezza di 163 mm: per via dello Scirocco il capoluogo veneto è stato interessato da una marea sostenuta, con livello d’acqua alta pari a circa 90 centimetri sul medio mare.

Il maltempo ha colpito il resto del Nord in maniera meno corposa, ma non sono mancate piogge abbondanti da Scirocco sull’Alto Piemonte e sulla Liguria di Ponente, con accumuli pluviometrici degni di nota, ma non paragonabili come intensità a quelli del Veneto. In Friuli Venezia Giulia, sulla base dei dati forniti dall’OSMER (Osservatorio Meteorologico Regionale dell’ARPA FVG), sono stati superati i 100 millimetri solamente sulle località di Piancavallo e di Barcis (141 millimetri).

I forti temporali non hanno risparmiato nemmeno l’Arcipelago Toscano, lasciando al suolo ulteriori ingenti quantitativi di pioggia: nelle ultime 48 ore sono caduti ben 216 millimetri di pioggia su Portoferraio, all’Isola d’Elba. Si tratta di un quantitativo impressionante di pioggia che ha prodotto l’inevitabile straripamento di diversi torrenti: i tempi di ritorno per un evento così violento sono di circa 50 anni. Da annotare anche i 111 millimetri caduti sull’isola di Gorgona, al largo della costa pisana-livornese, dalle ore 23 del giorno 15 Settembre.

L’evento più sorprendente di ieri è stato probabilmente quello della Sicilia: l’Isola ha infatti pesantemente patito l’ondata di maltempo, nonostante le previsioni avessero indicato che sarebbe rimasta ai margini di queste grandi precipitazioni. La base dei cumulonembi temporaleschi autorigeneranti ha invece preso vita sulle zone settentrionali dell’Isola, colpendo il trapanese, il palermitano ed il messinese. Sulla base dei dati dell’Idrografico relativi al 16 Settembre, ben 152 mm sono caduti su Salemi, seguita da Trapani con 147 millimetri e da Alcamo con 141 mm. Sul capoluogo siciliano i pluviometri hanno registrato picchi di poco superiori ai 100 millimetri e l’interno del Municipio ha subito allagamenti. Si tratta di picchi di pioggia davvero estremi in senso assoluto: inutile dire che in un solo giorno si sono abbattute precipitazioni che superano di 3 o 4 volte la media di piogge di tutto il mese di Settembre.

In Sicilia il maltempo violento ha colpito soprattutto nelle ore mattutine, con numerosissimi interventi dei Vigili del Fuoco in merito ad allagamenti, alberi e cornici caduti, ma anche soccorsi agli automobilisti rimasti in panne. Oltre alla pioggia, le forti raffiche di Scirocco hanno creato particolari disagi, con diverse sospensioni dei voli aerei all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo ed all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani. I mari in burrasca hanno inoltre isolato le Eolie, bloccando la normale navigazione verso le isole minori. Un colpo di coda del maltempo è avvenuto nella tarda serata di ieri sulla città di Palermo, ma per fortuna le forti precipitazioni non hanno avuto lo stesso carattere di persistenza del mattino. Il violento rovescio ha tuttavia creato nuovi allagamenti e reso necessari i soccorsi dei vigili del Fuoco a 12 automobilisti rimasti intrappolati sulle loro auto.

Maltempo forte, tuttavia più limitato in termini d’entità e durata, anche sulla Calabria (colpite le zone del lamentino e del reggino) ed in Puglia, ove le precipitazioni hanno colpito con forza tra tarda mattinata e pomeriggio di ieri, tanto da causare smottamenti con interruzione temporanea del traffico ferroviario sulla Taranto-Brindisi e sulla linea Lecce-Bari.

Le grandi piogge di ieri sono state accompagnate da una frequentissima attività elettrica. I temporali sono infatti la causa dei picchi alluvionali avuti in diverse località. La pericolosità dei fulmini si ripropone inevitabilmente alla ribalta, nuovamente in Sicilia dopo la tragedia di alcuni giorni fa: madre e figlio sono rimasti solo feriti, in condizioni non gravi, per via di un fulmine che ha colpito ieri mattina la loro casa a San Giuseppe Jato, nel palermitano. Nessuna vittima per fortuna nemmeno a Valledoria, nel sassarese, ove ieri pomeriggio un fulmine si è abbattuto nei pressi di un campo di calcio, mentre si giocava una partita di campionato. Il rimbombo del tuono ha provocato problemi al portiere del Valledoria che si è accasciato subito al suolo, ma per fortuna non era stato colpito dal fulmine come si era temuto in un primo momento.

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