Aria fredda e forti venti da nord est hanno caratterizzato la giornata di Pasquetta, che ha visto bel tempo solamente sul Nord Italia e parte del Centro, nonché su Sardegna e Sicilia, mentre dall’Abruzzo verso sud il tempo è stato perturbato e freddo.
Le temperature massime di oggi hanno raggiunto quindi mediamente i 13/15°C nelle zone del Centro Nord baciate dal Sole, ma sono rimaste su valori al di sotto dei 10°C nelle zone interne del Centro e Sud dell’Italia, dove il tempo è stato nuvoloso e piovoso.
Temperature, eccetto al Sud, che sono comunque apparse in lieve rialzo rispetto a ieri quando vi erano state massime sotto i 10°C anche lungo le coste tra Romagna e Abruzzo. Questi i valori massimi raggiunti in alcune tra le principali città italiane: Catania 19°C, Cagliari 17°C, Genova, Roma, Milano e Palermo 15°C, Napoli, Verona, Bologna e Trieste 14°C, Firenze, Venezia e Torino 13°C, Rimini e Bari 12°C, Ancona e Pescara 11°C.
La bora ha raggiunto anche oggi gli 86 kmh di velocità a Trieste, ed i 56 kmh sulla costa Romagnola; nella Marche, 68 kmh si sono raggiunti a Pesaro.
Le piogge si sono concentrate al Sud, specie tra Calabria e Sicilia e sono state meno intense e diffuse rispetto al giorno di Pasqua, quando le più intense avevano colpito la Romagna e le regioni del medio Adriatico (41 mm a Rimini).
Alle ore 06 di stamani, secondo i dati dei modelli matematici, l’Isoterma di -5°C a 1440 metri di quota è penetrata su Emilia e Toscana, una -8°C sulle Alpi Orientali, e la zero gradi fino al Meridione: una irruzione fredda di grande portata per essere già al 6 di Aprile: anche se vi sono numerosi precedenti negli anni passati, si tratta comunque di temperature che sono al di sotto di 8-10°C rispetto alla norma di questo mese.
Uno scarto termico che si ripercuote, pur in maniera più blanda, anche per le temperature misurate al suolo, mediamente di 3-4°C inferiori alla norma con locali punte di 7-8°C, ed anche qualcosa più in montagna.
Un ultimo appunto: l’immagine satellitare sottostante (da blitzortung) mostra il Vortice Freddo, responsabile della prossima (e ultima) irruzione che avverrà durante la notte, posizionato sull’Austria, dove sta determinando alcuni temporali associati a rovesci nevosi.