Il 2008 comincia sotto il segno del caldo, consegnandoci un gennaio non ai livelli di quello del 2007, ma che gli si avvicina sotto alcuni punti di vista.
Ma andiamo con ordine: il mese parte con una breve irruzione artica, immediatamente seguita da aria atlantica, che porta alcune nevicate al nord fino in pianura. Tale situazione atlantica si mantiene fino al 17-18 del mese, quando abbiamo una prima situazione anticiclonica subtropicale che però viene mascherata dalle inversioni nei bassi strati.
Successivamente una rapida sventagliata con forti venti da Est, spazza il sud Italia, ma altro non è che un passaggio ad una seconda fase subtropicale caratterizzata da una presenza di massimi pressori oltralpe e che porta un evento favonico abbastanza simile a quello del gennaio 2007 nella giornata del 28.
Effetti favonici che si fanno sentire anche sulle regioni tirreniche, per la contemporanea presenza di venti di grecale il giorno successivo.
Ed ecco che cadono questi 3 record mensili:
Passo dei Giovi +18,6° (record precedente +16,0° il 18 gennaio 2000);
Viterbo +19,1° (record precedente +18,5° il 19 gennaio 2007);
Monte Argentario +18,6° (record precedente +17,8° il 5 gennaio 1999);
Altre stazioni hanno avvicinato i proprio primati come ad esempio Aviano +15,8° (record +16,6°); Dobbiaco +11,0° (record +12,3°); Enna +17,0° (record +18,8°); Grosseto +18,4° (record +20,0°); Mondovì +21,6° (record +23,4°); Paganella +8,2° (record +9,0°); Passo della Cisa +14,2° (record +15,0°); Piacenza +22,6° (record +23,8°); Torino-Bric Croce +20,6° (record +22,0°); Trieste +15,2° (record +16,6°); Vigna di Valle +15,8° (record +16,3°).
Nel complesso dunque un mese termicamente molto sopra le medie, ma in maniera leggermente minore rispetto al 2007, con un Nord-Est d’Italia sugli scudi.