La nuova incursione gelida, sopraggiunta nella notte fra il 9 ed il 10 febbraio, ha portato brevi tempeste di neve sulle pianure dal Triveneto fino al Piemonte. Si è trattato di fenomeni alquanto fugaci, tanto che questa mattina solo sul Basso Piemonte insistevano residue nevicate. L’aria gelida, affluita al seguito del blizzard, ha fatto precipitare in picchiata la colonnina di mercurio: quasi ovunque in Pianura Padana le temperature massime sono rimaste al di sotto dello zero, esattamente come accadeva fino a qualche giorno fa in presenza della prima fase del burian. Si salvano dalla giornata di ghiaccio le coste liguri, ma anche qui la temperatura ha subito un crollo.
La recrudescenza del gelo ha nuovamente accentuato il congelamento di laghi e corsi d’acqua, così come vari tratti lagunari di Venezia e Grado. Clima proibitivo soprattutto a Trieste, non fosse altro per la Bora violentissima che sta spazzando la città con raffiche di oltre 130 km/h. La temperatura massima non è salita sopra i -2°C, ma quella percepita è stata notevolmente più bassa proprio per l’effetto wind-chill (raffreddamento da vento). Una decina di persone hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso per ferite provocate da cadute in strada a causa del vento violentissimo, impossibile stare in piedi nelle zone più esposte. Un’ulteriore intensificazione della Bora è attesa nelle prossime ore e sabato le scuole resteranno provvidenzialmente chiuse.
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