Il nocciolo gelido piombato in maniera repentina dai Balcani ha portato le attese nevicate fino in pianura. La retrogressione del vortice nevoso ha impattato pienamente sulla regione, sospinto dalla componente di venti molto sostenuti freddi settentrionali nei bassi strati. I fiocchi di neve hanno interessato anche le zone di pianura, con accumuli degni di nota sulle zone interne. Qualche fiocco di neve svolazzante si è visto anche fra i tetti di Pescara e, più in generale, in prossimità di qualche zona costiera.
Nonostante il considerevole gelo in quota, la neve comunque non ha sfondato con decisione sui litorali, per l’effetto della forte Tramontana che, soffiando diretta dal mare, si è in parte legata al parziale contributo mitigatore del mare stesso. Come detto, l’andamento è stato ben diverso sulle aree di pianura o di bassa collina immediatamente interne, ben imbiancate, ma soprattutto sulla fascia a ridosso dell’Appennino, dove l’effetto stau ha esaltato la fenomenologia, specie su tutta la fascia retrostante ai maggiori comprensori montuosi.