Un temporale particolarmente violento, lo si apprende dalle varie fonti di informazione, oltre che da persone del luogo, si è abbattuto sulla città di Udine. Il temporale, pare che fosse accompagnato da una tromba d’aria.
Anche qui la mia prudenza non intende come per l’evento di Roma di qualche giorno fa, sottostimare la furia degli elementi atmosferici, ma va detto che la tromba d’aria come quella che potrebbe aver interessato alcune zone di Udine, ha lasciato gli stessi danni che potrebbe arrecare la raffica del temporale.
Il downdraft, termine inglese che oggi viene usato anche in Italia per definire la raffica di vento prodotta quando il cumulonembo rilascia con violenza verso il suolo acqua e grandine. E’ una corrente discendente che si allarga attorno al rovescio temporalesco, può anche toccare velocità dell’ordine di 140 km/h, al pari di una tromba d’aria.
Sovente i suoi effetti sono devastanti, con danni diffusi, mentre quelli prodotto dal cono di vento di una tromba d’aria, sono limitati alle zone dove è passata.
Nel sottolineare che potrebbe non essere stata una tromba d’aria, ma un una raffica di vento del temporale, non si vuole togliere intensità all’evento, ma evidenziare che troppo spesso si parla di tromba d’aria da far confusione.
Eventi come quelli di Udine non sono affatto rari in Italia, dove negli ultimi anni, a fronte di una diminuzione del numero di temporali, appare costante, se non in aumento, quello dei fenomeni estremi.
Per la cronaca, alcuni rilevamenti pluviometrici indicano accumuli di 40/50 mm di pioggia, altri punte di 80/90. Il temporale è stato accompagnato anche da grandine.
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