Nella recentissima analisi della rovente estate 2012 (la più calda dopo quella del 2003), abbiamo notato come le anomalie termiche positive più marcate hanno interessato le regioni centrali dell’Italia, la Romagna ed il nord della Puglia. In tutte queste aree le temperature medie dell’estate si sono molto avvicinate a quelle record del 2003. Volgendo lo sguardo indietro al trimestre primaverile (dal 1° marzo al 31 maggio 2012) la distribuzione delle anomalie termiche è stata piuttosto simile a quella del periodo estivo: su quasi tutta Italia abbiamo avuto valori sopra la media (seppure non in modo così accentuato come negli ultimi 3 mesi).
Nel dettaglio, anche in primavera sonostate soprattutto le regioni centrali a fare i conti con le temperature medie più alte, fino a 2 gradi e poco oltre sopra la norma (si può vedere nella mappa in basso l’analisi delle anomalie di temperatura della primavera 2012, fonte ISAC-CNR). Il quadro primaverile e quello di quest’estate delineano un trend di lungo corso, dominato dai periodi anticiclonici e con clima alquanto secco. Fatta eccezione del mese di maggio, le alte pressioni hanno preso spesso di mira l’Italia, anche per via di anomalie termiche superficiali del Vicino Atlantico che hanno favorito l’espansione sul Mediterraneo dei promontori di matrice sub-tropicale, alla base delle 7 ondate di caldo che non hanno quasi mai dato tregua per oltre due mesi.