CLIMA BIZZARRO – Questo mese di maggio rimarrà certamente impresso per il suo volto piovoso mostrato su un’ampia fetta d’Italia, tranne che sull’estremo Sud con riferimento ad aree ioniche ed adriatiche coinvolte solo parzialmente dai passaggi delle perturbazioni. In molte aree del Nord siamo di fronte ad una primavera, nel suo complesso, fra le più piovose degli ultimi 30-40 anni (ma attendiamo fine mese per il bilancio finale). Di recente si è aperta anche una significativa fase fredda, con culmine raggiunto nell’ultimo week-end, che ha contribuito a render ancor più estremo il maggio 2013. Non eravamo assolutamente abituati a mesi di maggio con queste caratteristiche: spesso e volentieri, soprattutto negli ultimi decenni, fasi estive precoci caratterizzavano in lungo ed in largo il mese di maggio. Fino agli anni ’80 erano invece più frequenti le ondate di freddo tardive a maggio: l’ultima particolarmente importante risale al maggio 1991.
FREDDO RECORD AL NORD ITALIA, I PRECEDENTI – Nell’ultimo week-end l’entità del freddo ha raggiunto picchi eccezionali: abbiamo visto in Liguria e non solo, ma anche in Piemonte sono stati raggiunti record termici negativi per il mese di maggio nel 20% delle stazioni monitorate dall’Arpa. A Torino la minima è scesa a 3.9 gradi, senza battere il primato di 3° stabilito nel ’91. Si può dire quindi che non faceva così freddo, in termini di intensità, dal 1991: una primavera, quella di oltre 20 anni fa, ricordata anche soprattutto per l’episodio di neve avvenuto a metà aprile su molte aree della Val Padana, comprese le città di Milano e Bologna. Tuttavia la fase fredda di questa terza decade del mese (fino ad oltre 3 gradi sotto la media sulle regioni di Nord-Ovest) è solo un episodio, ma in precedenza il mese di maggio e più in generale la primavera non sono affatto risultati freddi: tra l’altro al Sud non sono mancate le fasi estive e proprio il Meridione è rimasto ai margini anche della fase fredda di quest’ultimo periodo.
QUALCHE EPISODIO DI FREDDO DEL PASSATO A GIUGNO – Per trovare episodi freddi ancor più tardivi, avvenuti ad inizio estate, bisogna tornare indietro al 5 giugno 1988, quando alcuni corridori del Giro d’Italia, sul Passo Gavia (Valtellina) rischiarono l’assideramento. Addirittura il 23 giugno 1995 all’Abetone, nell’Appennino Tosco-Emiliano, si verificò una fitta nevicata. Nevicate fino al di sotto dei 1500 si rammentano, più di recente, anche il 2 giugno 2006 sui rilievi alpini, in alcune aree appenniniche e persino sul Gennargentu, in Sardegna.