ITALIA SPACCATA IN DUE TRONCONI – Non eravamo più abituati a stagioni primaverili così movimentate, specie nella parte finale: l’andamento di maggio è stato infatti sorprendente, con le intrusioni artiche fuori stagione giunte nella terza decade, la quale almeno per alcune zone del Nord Italia è risultata essere la più fredda degli ultimi 30 anni, e a Trieste addirittura dell’ultimo secolo, con i giorni 24 e 25 maggio eccezionalmente freddi. Analizzando maggio nel suo insieme, troviamo comunque anomalie di freddo più ridimensionate e meno eccezionali, poiché la prima parte del mese era stata relativamente mite. Ne emerge un quadro d’insieme di sostanziale divisione fra il Nord, dove la temperatura media mensile è risultata inferiore alla norma di 0,9°C, ed il Sud, che ha invece avuto temperature di circa mezzo grado sopra la media del trentennio 1971-00. L’anomalia complessiva a livello nazionale è stata di -0,07°C rispetto ai valori medi stagionali.
Il mese, soprattutto al Nord, è stato percepito ancor più freddo di quanto non risulti dai freddi numeri, in parte perché è stato poco soleggiato e spesso perturbato, e in parte perché negli ultimi 20 anni le temperature medie del mese si sono alzate rispetto al periodo trentennale standard di riferimento, ad esempio a Milano la media è passata da +11.6/+22.3°C del trentennio 1971-00 a +13.2/+24.4°C del ventennio 1991-10, quasi 2 gradi in più.
PIOGGE ESAGERATE, ALLARME AGRICOLTURA – Come abbiamo già accennato nel pezzo d’approfondimento sul [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27891-1-primavera-2013-fra-le-piu-piovose-di-sempre-nord-italia]trimestre primaverile 2013[/url], il mese di maggio è risultato uno dei più piovosi degli ultimi anni, in alcune zone realmente fra i più ricchi di precipitazioni dell’ultimo secolo ed oltre. Non tutta l’Italia ha beneficiato di piogge abbondanti e la media complessiva a livello nazionale è stata di +23% rispetto alla media 1971-2000. In particolare, nel corso del mese di maggio è stata poca la pioggia caduta su Calabria, Sicilia e Sardegna, dove localmente non si sono avute nemmeno la metà delle precipitazioni che di norma si hanno in questo mese. Le piogge troppo abbondanti in certe aree (al Nord ha piovuto mediamente più del 50-65% oltre la media) hanno creato danni al comparto agricolo ed anche le temperature così sotto la norma non hanno certo giovato alle colture.