Maggio 2009 sarà sicuramente un mese da ricordare nella statistica degli eventi meteorologici italiani degli ultimi due secoli.
Questo soprattutto per la sua prolungata siccità, con un deficit pluviometrico complessivo pari a -69%, che pone questo mese al primo posto nella classifica dei mesi di Maggio più secchi in Italia a partire dal 1800 fino ad oggi.
Sappiamo che il CNR ha ricostruito pazientemente le serie termometriche e pluviometriche italiane proprio a partire da quella data, utilizzando metodi matematici per rendere confrontabili i dati di due secoli fa, con poche stazioni distribuite sul territorio italiano, con i dati attuali dove sono presenti numerosissime stazioni.
Possiamo quindi dire che Maggio ha assunto i caratteri di eccezionalità, tuttavia occorre ricordare che eravamo giunti da un semestre che era risultato il più piovoso degli ultimi 200 anni, per cui il deficit idrico è al momento inesistente.
Osservando invece quelli che sono stati gli scarti termometrici, notiamo come il Maggio 2009 sia stato anche molto caldo, ponendosi, per la precisione, al 4° posto nella classifica dei più caldi degli ultimi 209 anni, fermo rimanendo il record storico in appannaggio al Maggio 2003, che ebbe uno scarto di +3,05°C.
Questo mese del 2009, invece, si è fermato ad uno scarto termico di +2,92°C.
La massima parte dell’anomalia termica è dovuta essenzialmente alle temperature massime, straordinariamente elevate, con scarti dalla norma che hanno superato i +4,5°C al Nord, Centro Italia e sulla Sardegna, tanto che il Maggio 2009 si è posto al secondo posto come valori massimi dietro solo al Maggio 2003 (+3,61°C contro +3,73°C).
Invece, le temperature minime sono state più basse, con uno scarto di +2,31°C il mese si è posto solamente al 9° posto in classifica tra i più caldi.
Una parola sull’anno 2009, che, con uno scarto di +1,06°C nei primi cinque mesi, è in linea approssimativamente con l’anno 2008, che si concluse con uno scarto termico di +1,02°C.