Un’unica ondata di caldo, iniziata proprio i primi giorni del mese e che ha avuto solo un lieve calo attorno la fine della prima decade, per poi riprendere a rinforzarsi e che raggiungerà, probabilmente, un nuovo massimo il prossimo week-end.
In sintesi è questo l’andamento climatico del corrente mese di luglio in Italia. Caldo rotto al Nord-Est da quei violenti temporali che hanno causato il disastroso tornado della pianura veneziana e che hanno decretato la fine dell’ondata di calore sull’Europa centrale ma non a sud delle Alpi.
La temperatura del mese, finora, eccede la norma per oltre 3 gradi, ma l’anomalia complessiva nazionale è tenuta a bada dalle regioni meridionali, dove fa sì caldo, ma non in modo straordinario. Al Nord le anomalie superano i 4 gradi ed arrivano addirittura a 5 gradi nella prima decade al Nord-Ovest se le paragoniamo alle medie 1961/90.
Fa caldo e continuerà a fare caldo, probabilmente almeno fino al 25 del mese.
Precedenti recenti? Per quanto riguarda i mesi di luglio fu caldissimo il luglio 2012, ma mezzo grado meno dell’attuale.
Fu eccezionalmente calda la seconda decade di luglio 2010, più del luglio attuale, ma nel complesso il mese fu circa 1 grado meno caldo dell’attuale.
Il luglio 2007 fu il mese dei record sulle regioni orientali, ma venne bilanciato da un caldo quasi normale ad ovest e nel complesso non fu caldissimo.
Fu caldissimo il luglio 2006, ma come il 2010, mezzo grado meno caldo rispetto all’attuale. In quel caso fu eccezionalmente calda la terza decade del mese.
E fu ovviamente caldissimo il luglio 2003, a livello complessivo circa come l’attuale, ma fu straordinariamente caldo durante la seconda e la terza decade, meno durante la prima.
Con le prospettive che ci pongono le previsioni, un bis del luglio 2003 non è affatto improbabile. Vi è da dire che quell’anno ben più caldo fu agosto e che la circolazione atmosferica presentava differenze rispetto all’attuale, per cui la fondata speranza è che già da fine luglio il caldo fastidioso possa gradualmente abbandonarci e lasciare campo ad una seconda parte dell’estate più gradevole. Ma, con tutta l’energia accumulata, massima attenzione, di nuovo, ai possibili fenomeni estremi come grandinate e tornado.