Quando si parla di record mensili del mese di Luglio la memoria immediatamente tende a correre al Luglio del 1983, o in alternativa al Luglio del 2007. In questi due mesi infatti sono concentrati gran parte dei record, sia mensili che assoluti di caldo, rilevati in Italia dalle stazioni del Servizio Meteorologico Nazionale.
E quindi, quando sia pur per un breve lasso di tempo, tali valori vengono raggiunti o localmente superati, sembra d’obbligo trattarne in maniera più approfondita.
Questo mese di Luglio appena trascorso, come evidenzieranno più approfonditamente altri articoli del Meteogiornale, è stato caratterizzato da una discreta anomalia positiva, stimabile in +1,5°C dalla media climatiche 1961-1990.
Le anomalie si sono concentrate in particolar modo nell’ultima decade del mese quando una breve, ma molto intensa ondata di calore ha investito l’Italia.
E come appunto si diceva, questa onda ha permesso nel caso di Decimomannu, il superamento del record storico assoluto, appartenente al Luglio 1983, facendo fermare la temperatura il giorno 24 al valore di +45,0°C, superiore di un grado al valore registrato 26 anni fa (+44,0°C).
Sempre a proposito di questa onda non vanno dimenticati altri valori prossimi al record (in alcuni casi oltre che mensili anche assoluti) rilevati a:
Capo Frasca +40,6° (record +41,4°)
Catania Sigonella +45,0° (record +45,4°)
Cervia +38,2° (record +39,0°)
Forlì +38,1° (record +39,0°)
Gioia del Colle +42,0° (record +43,2°)
Guidonia +40,0° (record +40,8°)
Monte Sant’Angelo +36,4° (record +36,6°)
Rimini +36,6° (record +37,6°)
Ed alcune punte notturne di 35-37 gradi raggiunti in piena notte tra le Marche l’ Abruzzo ed il Molise tra il 23 ed il 24 Agosto, dovute al caldo vento di libeccio, o garbino.
Discorso diverso sono invece i 36,4° rilevati a Trieste il giorno 16 (record +37,0°), in quanto generati da un’onda di calore meno intensa, ma che ha attivato correnti secche orientali sulla città generando questo picco un po’ fuori dagli schemi generali.