PIOGGE DA COMPENSAZIONE? – La primavera è una stagione piovosa ed è sempre bene ricordarlo, a scanso di equivoci e per sfatare gli attributi di sole e di bel tempo che vengono dati con troppa generosità a questa stagione di transizione: la primavera nel suo insieme, dopo l’autunno, è la stagione più ricca di precipitazioni per gran parte d’Italia. Ciò non toglie che le piogge di questo mese di maggio siano risultate ben superiori a quelle normali per il periodo: l’ultimo mese della primavera in genere inizia a mostrare un anteprima dell’estate con precipitazioni a decrescere, soprattutto per quel che riguarda il Sud. L’ondata di maltempo di qualche giorno fa è stata di quelle toste ed inusuali per il periodo, quasi come a voler compensare i lunghi periodi di siccità dei primi mesi dell’anno, compreso l’inizio della primavera.
TREND PIOVOSO ORMAI PROLUNGATO – Il nuovo volto della primavera così ricco di precipitazioni è iniziato ad aprile, momento nel quale si è avviato un drastico cambio circolatorio con le perturbazioni atlantiche in successione libere di colpire l’Italia, senza più la barriera costituita da un’alta pressione che ha impedito a lungo in precedenza il regole transito dei fronti piovosi. Nel dettaglio, le piogge ad aprile hanno superato gli standard normali per il periodo, in particolare al Settentrione ed al Sud: a livello nazionale, lo scarto della norma è stato del 39%, ma in alcune zone delle due Isole Maggiori e sul Basso Lazio le precipitazioni sono state superiori alla media di oltre il 100%. Solo in una fetta ristretta delle regioni centrali, tra Toscana, Umbria e Marche, le piogge di aprile sono risultate nella norma o di poco al di sotto.