Le anomalie termiche sono state quasi eccezionali al Nord Italia, ove si sono registrati scarti termici dalla norma pari a +4,5°C ad Udine Rivolto, +5,5°C al Bric della Croce (Torino), +4,3°C a Piacenza, +4,9°C a Verona, +5,1°C a Cervia e +4,2°C a Capo Mele, sulla Riviera Ligure.
Caldo anche al Centro Italia, ove le anomalie termiche sono state pari a +4,0°C a Pisa, +3,4°C a Roma, +3,0°C a Latina, +3,4°C a Grazzanise, toccando peraltro un eccezionale scarto positivo di +6,4°C a Termoli ed ancor maggiore a Pescara ed Ancona-Falconara.
Sul Sud Italia le anomalie termiche ammontano a +5,5°C a Foggia, +4,0°C a Brindisi, 3,6°C a Capo Palinuro, +3,1°C a Messina, +3,1°C a Trapani, +4,2°C a Cagliari.
Come si vede, si tratta di un caldo che stavolta ha colpito in modo piuttosto uniforme Nord, Centro e Sud Italia, anche se vi è comunque una certa “preferenza” del nostro Settentrione a subire gli effetti del rialzo termico.
Quanto alle precipitazioni, esse sono state deficitarie su tutta la Penisola, ad eccezione della Sicilia, ove è piovuto molto, +14 mm oltre la norma a Messina, +17 mm a Trapani, fino a toccare i +63 mm a Catania Sigonella (73 i mm totali), e +83 mm a Cozzo Spadaro (94 i millimetri complessivamente caduti).
Viene così confermato quello che è il trend tipico della stagione invernale appena passata.
Anche la seconda decade sta confermando tale tendenza, in attesa comunque dei dati definitivi.
Tuttavia, sembra di essere vicini ad una inversione di tendenza, almeno alla luce delle previsioni modellistiche di questi giorni.