Lo scenario meteorologico è profondamente mutato, grazie alla discesa di un vortice di bassa pressione a carattere freddo sul cuore dell’Europa Continentale: il cedimento barico ha rapidamente interessato anche il bacino del Mediterraneo, elettrizzando notevolmente l’atmosfera. L’innesco di un flusso umido sud/occidentale ha dato infatti manforte a dei nuclei temporaleschi molto forti che si sono abbattuti, nella giornata di lunedì, in Sardegna, sulla Riviera di Levante e su varie zone delle regioni tirreniche.
La Liguria è stata interessata dal peggioramento temporalesco sul suo settore orientale, con precipitazioni maggiormente abbondanti sullo spezzino, le quali hanno definitivamente posto fine all’emergenza dei focolai ancora attivi fino al week-end, contribuendo alle ultime operazioni di bonifica. Non sono mancati allagamenti, considerando che in alcune zone gli accumuli in 24 ore hanno sfiorato gli 80 millimetri. Sul genovese piogge più moderate, concentrate in genere nella scorsa notte (fra lunedì e martedì), con accumuli anche superiori ai 25-30 mm: sul capoluogo le precipitazioni non hanno creato grossi disagi, a parte alcuni allagamenti ingenti che hanno richiesto l’intervento delle idrovore dei Vigili del Fuoco.
Il maltempo ha assediato la Toscana, probabilmente la regione che più ha interessato di questa prima fase perturbata: in alcune zone si sono persino superati i 100 millimetri di pioggia nella giornata di lunedì, come accaduto all’Isola d’Elba e sul grossetano, fra Monte Argentario e la zona di Orbetello. La provincia di Livorno è stata particolarmente colpita dalle precipitazioni: numerosi gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco per allagamenti di negozi, cantine, scantinati e pianterreni
A Livorno la pioggia ha mandato in tilt la viabilità urbana e sono stati necessari oltre 200 interventi dei vigili del Fuoco. Fra i vari interventi, un automobilista è rimasto imprigionato nella propria auto in un sottopasso con l’acqua che aveva già superato un metro d’altezza. All’ospedale è rimasto allagato il bunker per la radioterapia, con inevitabili disagi per pazienti e operatori sanitari.
Le violente piogge non hanno risparmiato la zona di Lucca e di Pisa: su quest’ultima, per via dei numerosi temporali, i disagi non si sono limitati al traffico stradale e ferroviario. Qualche partenza aerea dall’aeroporto ha subito ritardi o cancellazioni, mentre alcuni voli in arrivo verso Pisa sono stati dirottati verso altri aeroporti del Nord Italia. In Versilia si sono registrati frequentissimi black out in vari piccoli comuni, a causa della prolungata tempesta di fulmini.
Problemi per il maltempo anche su alcune zone della Campania: il capoluogo ha subito l’azione di un forte temporale, tanto che sono caduti la bellezza di 78 millimetri sulla stazione meteo di Capodichino. Notevoli gli allagamenti, soprattutto nelle zone di Acerra, Afragola, Pianura e Cardito Il traffico ferroviario sul capoluogo è stato temporaneamente sospeso nel pomeriggio di lunedì sulla linea 2 del Servizio Metropolitano sotterraneo (collegamento Granturco-Pozzuoli), a causa dell’allagamento della stazione di Piazza Garibaldi.
La Sardegna è stata fra le regioni più colpite dalle precipitazioni di ieri, tanto che non sono mancate frane che hanno costretto alla chiusura temporanea della strada provinciale 66 del Medio Campidano. Nella mattinata di ieri molti allagamenti per un forte temporale si sono avuti tra Oristano e zone limitrofe (sulla costa di Capo Frasca sarebbero caduti addirittura oltre 125 millimetri di pioggia). Problemi anche nel Sulcis, con il cedimento di una parte del controsoffitto di un centro commerciale di Carbonia, ma per fortuna non vi sono stati danni per i clienti. Le piogge più abbondanti, nell’arco delle 24 ore, sono cadute sul sassarese. La stazione meteo di Alghero Fertilia ha rilevato circa 80 millimetri di pioggia, mentre in quella del servizio meteo regionale di Olmedo (SS) sono stati registrati ben 97 millimetri.
Il maltempo ha concesso una lieve tregua nelle ultime ore, ma già a breve si attende un nuovo vigoroso peggioramento con modalità non così dissimili da quello sopraggiunto nella giornata di ieri, tanto che le stesse zone già maggiormente colpite potrebbero essere interessate da nuovi pericolosi nubifragi. Si nutrono forti preoccupazioni per le colture agricole, in considerazione delle nuove previste forti piogge unite al rischio d’eventuali grandinate distruttive.