Lo avevamo annunciato, questo primo serio peggioramento autunnale poteva sortire qualche locale sorpresa scoppiettante in Piemonte e così puntualmente è avvenuto: negli scorsi giorni aria relativamente fredda da est era affluita in tutta la Val Padana apportando un discreto calo termico con valori sotto la norma, seppure senza portare gelate particolarmente diffuse. L’avvicinamento del fronte atlantico ha innescato un cambio di circolazione, con la risalita di correnti più temperate ed umide sciroccali che hanno così portato in linea generale un repentino rialzo termico, principalmente avvertito in quota.
L’avvento d’aria più mite non ha però sfondato dappertutto ed in particolare sono state risparmiate le aree dell’estremo sud-ovest del Piemonte, notoriamente protette per la conformazione orografica dai venti sciroccali: l’aria più fredda pre-esistente si è così adagiata in alcune vallate, senza essere scalzata dai venti più miti. L’aumento termico non troppo pronunciato alle quote di media-alta montagna ha fatto il resto, consentendo così ai fiocchi bianchi di raggiungere quote mediamente collinari, piuttosto inaspettate anche all’occhio dei più ottimisti.
La dama bianca ha così fatto la comparsa sul cuneese, imbiancando in modo significativo buona parte delle località di bassa montagna, ma anche alcune località poste a 700 metri: un nostro lettore ci ha segnalato il paesaggio invernale con la nevicata in atto nella località di Valloriate in Valle Stura. Segnalata a tratti neve molto bagnata a Cuneo con temperature vicine allo zero e qualche sparuto fiocco in mezzo alla pioggia persino a Fossano, poco sotto i 400 metri d’altezza.