21/12/2005: lo “Stivale” sta per essere investito da un’azione “assai fredda artica” che riceverà anche un contributo rigido continentale con le premesse di un inizio astronomico invernale “assai cruento”, che sarà contrassegnato da temperature in picchiata e neve anche in pianura, in una configurazione barica fra le più “fredde in assoluto”.
Tutti si aspettavano la solita fregatura, il minimo che si sarebbe spostato più a Sud o più a Nord e così sarebbe stata una irruzione come tante altre…
Ma ecco che accade l’impensabile, tutto fila perfetto fino all’ultimo, l’aria gelida si incalana in pieno nella valle del Rodano che a contatto con il mite Mediterraneo crea una potente perturbazione che scarica sul Nord Italia copiose precipitazioni nevose che creano al suolo un consistente manto bianco tra il 28 e il 29 dicembre.
Ma il peggio deve ancora arrivare. Passata la perturbazione torna il sereno ed ecco che l’aria freddissima che c’è in quota piomba al suolo ghiacciando praticamente tutto!
Temperature che crollano fino a -11°C, la stazione meteo di Linate che registra il record di freddo dicembrino degli ultimi 50 anni, la Brianza ne esce trasformata in una steppa siberiana, un evento non comune per la zona.
Potrebbe essere il primo segno significativo del cambiamento climatico in atto?
Sarà causa del rallentamento della Corrente del Golfo e ci stiamo avvicinando sempre di più a una seconda piccola era glaciale!
Solo con i nostri occhi potremmo dare una risposta!…
PS
03 gennaio 2006: l’articolo intendeva essere in parte provocotario, purtroppo non tutti i lettori lo hanno intenso per tale ed hanno protestato vivacemente per i contenuti. Anche questo è fare giornalismo meteo e climatico, i valori termici registrati, erano eccezionali, ma è ovvio che non ne conseguirà una nuova Era Glaciale (Andrea Meloni).