Osservando le immagini del meteosat stamattina si vede come il movimento dei corpi nuvolosi disegna un semicerchio quasi perfetto che parte dalla penisola iberica meridionale, attraversa la Francia e a nord dell’arco alpino piega verso sud terminando nei Balcani. Come se un dio dell’atmosfera si fosse divertito a puntare un compasso al centro della nostra penisola estendendo il braccio tracciante poco oltre l’arco alpino, decretando l’Italia terreno inviolabile per qualsiasi disturbo atmosferico.
Il terreno inviolabile è presidiato dall’anticiclone di matrice africana ed i sistemi perturbati, generati dalla depressione al largo delle coste portoghesi, si muovono docilmente in senso orario, lasciando i nostri cieli assolutamente sgombri di nubi. Il quadro è identico su tutta l’Italia centrale, anche se localmente si possono rilevare delle differenze per quanto riguarda il campo termico. Osserviamo le massime di ieri, 1/10 e le minime di stamani, 2/10:
Pisa/san Giusto 27.2 / 12.6
Firenze Peretola 27.5 / 13.0
Arezzo 25.2 / 10.2
Grosseto 28.0 / 13.6
Pescara 23.2 / 9.7
Termoli 22.2 / 19.2 (escursione termica di soli 3°!)
Roma/Fiumicino 27.6 / 13.4
Campobasso 21.4 / 14.0
Capo Caccia 23.8 / 20.2
Decimomannu 28.6 / 13.8
Cagliari Elmas 27.2 / 15.0
Capo Carbonara 25.0 / 20.4
Ciò che si può notare è che in generale le massime sono più elevate nel versante tirrenico che in quello adriatico, com’era ipotizzabile, dato che nelle rimonte anticicloniche africane che prendono corpo dall’Algeria, i settori occidentali della nostra penisola sono quelli che vengono investiti più direttamente (in questo caso con supporto di un HP orientale al suolo, causa di venti favonici dagli Appennini verso il Tirreno); unito al fatto che, al contrario, durante le avvezioni fredde da est gli appennini riparano maggiormente le regioni che si affacciano sul Tirreno, queste ultime mediamente risultano decisamente più calde di quelle che si affacciano sull’Adriatico.
Chi abita nelle vallate interne più riparate avrà notato che durante le ore notturne e del primo mattino si stanno formando i primi banchi di foschia densa e in alcuni casi anche di nebbia. Tendenza che andrà accentuandosi nei prossimi giorni, finché questa stabilità atmosferica non verrà incrinata.
Il quadro rimarrà pressoché immutato domani, anche se le temperature sono previste addirittura in lieve aumento, in particolare nei valori massimi; i venti rimarranno deboli ed i mari calmi.