PIANURA PADANA, variazioni termiche pazzesche La mutevolezza meteo spesso determina capovolgimenti di fronte improvvisi, anche nell’arco di pochissime ore come nel caso della situazione odierna sulle pianure del Nord. La giornata era partita, in analogia con le precedenti, all’insegna praticamente ovunque di dense nebbie e forti gelate da inversione, di cui tra l’altro vi riferiamo da giorni poiché si sono avuti fenomeni (qualcuno anche quest’oggi) non particolarmente usuali come le nevicate da nebbia, chiamate anche chimiche per il ruolo giocato da alcune specifiche particelle rilasciate dagli scarichi industriali.
Il vento di foehn ha iniziato a ripulire l’aria, già nel corso del mattino su tutto il Piemonte. L’atmosfera è divenuta trasparente e le raffiche di vento, in discesa dalle Alpi, oltre a spazzare nebbie ed inquinanti hanno determinato un brusco rialzo della colonnina di mercurio verso valori decisamente primaverili. Sul cuneese si sono in qualche caso raggiunti i 20 gradi, ma valori di poco inferiori si sono misurati nei dintorni di Torino. In queste ultime ore il foehn si sta propagando verso gran parte della Val Padana centro-occidentale e così anche su Milano la temperatura è schizzata a doppia cifra, con la visibilità divenuta ottima.
Andando più ad est, resistono le nebbie e anche il gelo da inversione con temperature notevolmente più basse. Al momento le maggiori situazioni nebbiose, in attesa del foehn, resistono in diversi tratti del Basso Veneto e dell’Emilia Orientale, dove la colonnina di mercurio è attorno allo zero. Fra le località maggiormente interessate dalla nebbia segnaliamo Ferrara, di cui possiamo vedere una panoramica esplicativa. Rimanendo all’Emilia, le differenze termiche abissali con le zone occidentali si possono ben vedere da Parma, dove si misurano ancora appena 3 gradi, a Piacenza, dove il termometro è invece schizzato a 13 gradi.