Passata la tempesta, è iniziata la conta dei danni che appare pesantissima in alcune aree di pianura del Nord, letteralmente travolte dal passaggio di un violentissimo sistema temporalesco, particolarmente energico considerato che il clou degli eventi si è verificato nelle primissime ore mattutine all’alba. Il temporale ha picchiato duro in Lombardia, con effetti devastanti sulla parte bassa di pianura fra bresciano, cremonese ed una piccola porzione del mantovano. E’ stato un inferno per quasi un’ora, nella quale la furia degli elementi si è abbattuta funesta: pioggia, grandine e vento fortissimo hanno colpito in particolare Barbariga, Pompiano, Chiari e poi le zone fra Piadena, Casal Maggiore e Viadana.
Moltissimi gli alberi abbattuti e gli edifici danneggiati dalle potenti raffiche di vento e dalla grandine. Stessi scenari disastrosi hanno riguardato anche le aree limitrofe del reggiano, in Emilia Romagna, ma fortissimi acquazzoni si sono abbattuti anche nel parmense. Fra i centri più colpiti figura Boretto, dove addirittura il tetto di un villa è rimasto senza coppi, scoperchiato dalla violenza degli eventi. Sempre su Boretto si è riversata una grandinata record, che ha depositato a terra un manto di ghiaccio di 10 centimetri, a cui si riferisce l’immagine in basso che fornisce un’atmosfera davvero invernale: la conta dei danni è ancora in corso e per l’agricoltura si attende una vera e propria mazzata.