Le ferite inferte dall’alluvione di novembre sono ancora tremendamente vive, per quanto la regione Veneto abbia mostrato di saper sopperire in maniera esemplare ai danni provocati da quel disastro. L’incubo di quel feroce maltempo autunnale è tornato in tutta la sua forza nelle ultime ore: piogge particolarmente intense si sono abbattute sul vicentino, con il ritorno ad un allarme elevato per il rischio della possibile esondazione del Bacchiglione. Alle 14 a Ponte degli Angeli il fiume è arrivato a quota 4 metri e 76 centimetri, alle 15 a 4 metri e 80 centimetri. Sulle zone più a rischio del capoluogo sono stati distribuiti sacchi di sabbia, mentre la Protezione Civile segue l’evolversi della situazione in stretto contatto con la popolazione.
Sul veronese l’esondazione del Tramigna ha purtroppo sommerso una parte del centro storico del paese di Soave, come già era avvenuto per la precedente alluvione autunnnale. Una ventina le persone evacuate, ma per fortuna il livello del fiume nelle ultime ore è leggermente calato. Ma quanta pioggia è caduta? Dalla mezzanotte odierna fino alle ore 15UTC sono provvisoriamente caduti sul bellunese 113,2 mm a Col Indes (Tambre), sul veronese 117,6 mm a San Bortolo (936 metri), mentre sul vicentino spiccano i 119,2 mm di Rifugio la Guardia (1131 m) ed i 115,6 mm di Turcati Recoaro (705 m).