Non c’è passione più bella della meteorologia, una scienza inesatta dove nulla è prevedibile al 100%, le sorprese non mancano mai per i meteo-appassionati, belle o brutte che siano! Nella situazione che andiamo ad analizzare oggi la sorpresa è stata bella. Da giorni si era sparsa la notizia che una goccia fredda retrograda avrebbe investito l’Italia, negli ultimi 10 giorni sono uscite centinaia di previsioni per il Veneto, l’una diversa dall’altra mentre i meteofili della regione sognavano ad occhi aperti bianchi scenari…
Ieri la goccia fredda è entrata nell’Adriatico meridionale, ma la sua evoluzione ha fatto sì che gli impulsi di aria fredda rendessero perturbato il tempo pure nella pianura veneta, grazie alla formazione di un piccolo minimo barico sul Golfo di Venezia.
I primi segnali di maltempo si sono avuti ieri sera, quando i primi rovesci di neve, graupel e pioggia hanno iniziato a cadere nella costa veneziana, mentre il resto della regione è rimasto alla finestra; in una fase successiva l’impulso perturbato invece di evolvere, come è classico in situazioni del genere, in una semplice passata perturbata esclusiva solo per le coste, ha iniziato a coinvolgere di provincia in provincia tutta la pianura.
Le temperature al suolo, già non molto calde al tramonto di ieri, sono calate d’improvviso al primo accenno di precipitazioni: nella bassa padovana le temperature che fino a prima dell’arrivo dell’impulso perturbato erano a +1.3/+1.7° sono arrivate a toccare -0.2/+0.4° di temperatura durante la nevicata.
Nella maggior parte dei casi le precipitazioni non sono durate più di 3 o 4 ore, l’intensità e le quantità cadute sono state deboli, però l’effetto della goccia fredda ha fatto sì che vi potessero essere degli accumuli.
Nella pianura gli accumuli massimi hanno toccato i 3 cm mentre sui Colli Euganei sono stati superati i 5 cm e toccati addirittura i 7 cm e in queste colline sopra i 100 m le precipitazioni si sono avute con termiche inferiori allo 0°.
La curiosità del giorno è stata sicuramente il potere che ha una goccia fredda, infatti nevicava con una pressione atmosferica superiore ai 1028 hPa.
Oggi nonostante il riaffacciarsi del sole le temperature rimangono rigide, mediamente attorno ai 5° in pianura.
Per le prossime 48 ore ci sono le possibilità di ulteriori nevicate, per lo più deboli che a macchia di leopardo andranno a colpire la regione. Avremo modo di riparlarne.