Tutto è cominciato una settimana fa: era il 21 Novembre, una depressione di origine artica si avvicina alla nostra regione portando furiosi venti di favonio, dapprima caldi e secchi, poi gelidi e meno violenti.
Lunedì 24 la prima spolverata di neve fin quasi in pianura, seguita da rasserenamenti e da un repentino calo termico.
Venerdì 28 la neve fa la sua comparsa su tutta la regione, con accumuli d’altri tempi sull’Appennino Ligure, segue la pioggia, una temporanea tregua e Sabato 29 ecco giungere una nuova perturbazione carica di pioggia e di neve.
E’ trascorsa una sola settimana, ma tanta varietà climatica fa sembrare il lasso di tempo trascorso eterno… c’è già chi si domanda: ma sarà normale tutto questo dinamismo climatico? La risposta indubbiamente è… si!
Gli ultimi anni ci avevano abituati fin troppo bene: caldo autunnale, stabilità climatica, assenza di nebbia, ma nel rovescio della medaglia: inquinamento atmosferico, siccità e operatori turistici disperati.
Il mese che si sta concludendo è iniziato sulla falsariga degli ultimi anni, con una temperatura media davvero molto al di sopra della norma, poi la grande svolta con il Vortice Polare che viene a farci visita con tutto il suo carico di freddo e di precipitazioni e l’anomalia termica che si azzera e in molte località addirittura diventa negativa.
Venerdì le località Appenniniche vengono letteralmente sommerse dalla neve con accumuli compresi tra i 40 ed i 70 cm, la neve fa la sua comparsa su tutte le colline e persino in pianura con accumuli che nelle pianure dell’Astigiano e dell’Alessandrino raggiungono i 40 cm… quasi fossimo in pieno inverno!
Sabato mattina un nuovo fronte, con annessa depressione di origine artica marittima si organizza sulle coste Occidentali Francesi, si irrobustisce, prende vigore ed inizia a muoversi con il suo carico di precipitazioni verso la nostra regione. Ancora una volta tocca al basso Cuneese fare per primo i conti con il maltempo, in questo caso con la neve nuovamente ad imbiancare monti e l’intero pianoro. Il fronte risale velocemente verso il Nord della regione. Nel pomeriggio iniziano ovunque le prime pioviggini, seguite da una pioggia battente che, con il passare delle ore diventa sempre più fredda a causa della massiccia presenza di nuvole a forte sviluppo verticale che con l’intensificarsi delle precipitazioni, riversano l’aria fredda presente in quota fino al piano.
Nel tardo pomeriggio il Metar dell’Arpa Piemonte segnala precipitazioni a prevalente carattere nevoso su tutta la regione. La pioggia si solidifica. Inizia a piovere misto a neve prima in collina, poi nelle pianure più elevate. A tarda sera la pioggia si tramuta in neve già a partire dai 3-400 metri.
Ancora una volta la neve raggiunge la città di Torino. Durante l’incontro di calcio Juventus-Reggina le telecamere mostrano grandi fiocchi di neve che disturbano l’incontro calcistico. In alta collina gli accumuli superano i 20 cm a Nord del Po, nel basso Cuneese superano i 30 cm, mentre nel Gaviese superano i 50 cm con un accumulo davvero notevole a Bosio nell’alto Alessandrino con 60 cm accumulati Sabato ed altrettanti 66 Venerdì.
Le precipitazioni cessano poco prima della mezzanotte nel Sud della regione, continuano poco oltre la mezzanotte a Nord del Po.
Giusto per capirci negli ultimi 12 anni (da quando sono entrate in funzione la maggior parte delle stazioni meteorologiche della rete regionale Arpa) non era mai successo che nevicasse così tanto nel mese di Novembre in regione.
Se è vero che il 2002 ha avuto il mese di Novembre in assoluto più piovoso, è altrettanto vero che quell’anno si vide ben poca neve nel mese in corso.
Statisticamente il mese attuale si colloca al quinto posto tra i mesi più piovosi in regione dal 1996 ad oggi, mentre si colloca al primo posto tra i mesi con gli accumuli maggiori di neve in montagna.
A proposito di montagne, vorrei ricordare che, grazie all’abbondante innevamento, dopo l’apertura anticipata degli impianti sciistici di Macugnaga Monte Moro avvenuta il 14/11, seguita la settimana successiva da Alagna Valsesia, questo fine settimana hanno aperto, con larghissimo anticipo, tutti gli impianti di risalita delle stazioni sciistiche Piemontesi più elevate.
Come al solito chiudo questo editoriale con una rapida carrellata di dati pluviometrici regionali, relativi agli accumuli di Sabato 29:
30 sono i millimetri caduti a Vallemosso; 15-25 nel resto del Biellese e Valsesia con accumulo di 30 cm di neve nella stazione sciistica Biellese di Bielmonte e Alpe Mera di Scopello e 20 ad Oropa. La neve a tratti è scesa fino al piano.
30 mm sono caduti a Verbania; 15-25 nel resto del Verbano-Novarese con 25 cm di neve caduti sul Monte Mottarone sopra il Lago d’Orta e ben 25 mm di pioggia caduti in città a Novara.
Ancora una volta il Torinese è stato penalizzato dalle precipitazioni, qua l’accumulo più consistente di 20 mm si è avuto nelle valli di Lanzo con quota neve attorno ai 400 mt. 15 i mm caduti in città a Torino, a tratti alternati a neve.
30 cm di neve sono caduti a Ormea, Frabosa Sottana, Upega-Briga Alta e Limone Piemonte nel Cuneese, andandosi a sommare ai 30-50 cm caduti Giovedì. Neve nel resto della provincia inclusa Cuneo che ha accumulato altri 20 cm.
Nell’Astigiano accumuli compresi tra 5 e 20 mm. 17 mm di pioggia alternata a neve o semplicemente mista a neve sono caduti in città ad Asti, mentre a Castagnole delle Lanze l’accumulo di pioggia-neve è stato di 20 mm.
Infine nuovo “exploit” per l’alto Alessandrino che ha fatto ancora una volta il pieno di neve, soprattutto nelle località a ridosso dell’Appennino…
Casaleggio Boiro: 55 cm di neve; Gavi 53 mm di neve fusa, solo a tratti mista a pioggia; Ovada 25 cm di neve; Arquata Scrivia: 45 mm di pioggia mista a neve; Tortona: 30 mm di pioggia.
A tutti gli amanti della neve ricordo di seguire attentamente il Forum Meteogiornale, con tutti gli aggiornamenti in tempo reale e soprattutto gli editoriali nazionali del Meteogiornale, perché la situazione meteorologica attuale non ha alcuna intenzione di sbloccarsi a breve termine, anzi le ultime emissioni modellistiche già paventano l’arrivo di nuovi fronti e di nuove nevicate entro la prossima settimana.