Nel complesso, l’ondata di calore dei primi giorni di settembre si è caratterizzata come tipica fiammata africana di stampo prefrontale, che infatti ha preceduto il peggioramento poi sopraggiunto ne corso del week-end. A differenza di quanto accaduto nella terza decade d’agosto, l’evento di caldo è stato quasi fulmineo e si è accanito principalmente fra Romagna e regioni centro-meridionali. La giornata più calda, a livello nazionale, è stata quella del 2 settembre con una temperatura media di +25.7°C, unico giorno in cui si è superata la soglia dei 25 gradi.
Non sono però mancati episodi di eccessi di caldo in quelle località esposte sottovento alle correnti meridionali. Il fatto che quest’ondata di caldo si è verificata subito in avvio di nuovo mese ha indubbiamente favorito il realizzarsi di temperature che così hanno in qualche caso oltrepassato i record precedenti. Fra le località che hanno battuto il primato, giovedì 1° settembre è toccato a Ravenna-Punta Marina con ben +33.6°C, a fronte di una media settembrina dei valori massimi pari a circa 25 gradi (il precedente record, che resisteva da oltre trent’anni, era di appena due decimi inferiore).
Venerdì 2 settembre è stata la volta della Sardegna, probabilmente la regione in assoluto più colpita dall’avvezione sahariana con isoterme in quota che hanno varcato la “soglia critica” dei 25 gradi. Alghero Fertilia ha raggiunto la bellezza di 38 gradi, sgretolando di 1 grado esatto il precedente record di 37 gradi del 3 settembre 2004. Sempre in Sardegna, si sono avvicinate ai record anche la zona collinare di Perdasdefogu (+34.8°C contro i +35.0°C del settembre 1970) e Capo Caccia (+34.6°C contro i +35.2°C del 10 settembre 2008). Fra le altre località dell’Italia, è spiccato il dato di Campobasso con i +33.4°C che hanno quasi eguagliato il record di +33.6°C del 16 settembre 1975.
Sabato 3 settembre l’alito rovente si è spostato sul resto del Sud e sulla Sicilia, tutte zone abituate ancora in questo mese alle brevi, ma incisive fiammate di caldo. Nonostante ciò, è scattato un nuovo record a Cozzo Spadaro con +36.0°C, valore che eguaglia esattamente il primato che era stato raggiunto nel 1987, ma più avanti nel calendario, esattamente il giorno 21 settembre. Gli eccessi di caldo si sono poi rapidamente smorzati in quest’inizio settimana con correnti più fresche: ora l’anticiclone africano ha lasciato il campo all’alta pressione delle Azzorre. Sensazioni ancora estive in molte zone d’Italia, ma temperature tutt’altro che roventi!