SETTEMBRE MESE DI TRANSIZIONE Dopo un’estate a corrente alternata, settembre ha sorpreso per la sua assoluta regolarità. In generale, si tratta di un mese che conserva ancora caratteristiche prettamente estive al Sud, mentre viceversa al Nord assume chiare tonalità autunnali. Queste consegne sono state rispettate: l’aspetto in assoluto più rilevante è stato costituito dall’andamento senza grossi strappi, nell’ambito di un trend sempre prossimo alla norma stagionale che ha significato quindi un passaggio stagionale molto morbido e sfumato, senza cioè rilevanti scossoni con brusche variazioni di temperatura, che pertanto non sono mai scese o salite eccessivamente oltre i tipici valori stagionali.
Settembre, a livello nazionale, ha chiuso a -0,34°C di scarto dalla norma, relativa al periodo compreso dal 1971 al 2000, sulla base dei dati elaborati dal CNR. Questa leggera chiusura negativa si è avuta soprattutto grazie agli ultimi giorni del mese freschi, nei quali i valori medi di temperatura, nel complesso, sull’intera Nazione sono scesi di circa un paio di gradi sotto la norma. A contribuire maggiormente alla leggera anomalia negativa sono stati i valori massimi (-0,37°C dalla norma) e, nel dettaglio, le aree montuose alpine ove peraltro non è mancato un episodio, non certo eccezionale, di neve fino a quote relativamente basse per il periodo.
ANALISI PRECIPITAZIONI Maggiore dinamismo si è avuto per quanto riguarda le precipitazioni, con qualche aspetto un po’ anomalo per il periodo. In particolare spiccano le precipitazioni al Sud (in qualche zona come Calabria e Sicilia ionica il regime pluviometrico è stato del 75% oltre la norma mensile), in un mese nel quale in genere la siccità dovrebbe essere ancora la vera protagonista. Le piogge abbondanti al Sud si contrappongono ad una fase secca più rilevante tra il Nord-Ovest, parte del medio-alto versante tirrenico e la Sardegna, dove in qualche zona non è caduta addirittura nemmeno qualche goccia di pioggia.