Esattamente come l’anno scorso giugno si è presentato come un mese molto dinamico, forse come non se ne vedevano da un bel po’ sullo scacchiere europeo ed italiano.
A tale dinamismo hanno voluto rispondere anche le temperature che, se ad inizio mese sono state molto fresche, specialmente al sud, con qualche picco vicino alla soglia record, si sono letteralmente impennate nel periodo compreso tra il 18 e il 26 quando il sud Italia si è trovato di fronte ad una delle fiammate calde più forti della recente storia climatica per il mese di giugno (paragonabile soltanto a quella del 1982 e a quella, appunto, del 2006) e notevole anche in senso assoluto visto che sono caduti diversi record storici per gli archivi delle stazioni meteo Enav e dell’Aeronautica Militare.
Cominciamo quindi da queste stazioni:
Prizzi +37,0° il giorno 21 (eguagliato il record del luglio 1988 e del 28 giugno 2006)
E poi nel clamoroso lunedì 25 giugno sono caduti i record di:
Foggia Amendola +47,0° (precedente record assoluto +43,8° del 29 luglio 1983; precedente record mensile +43,2° del 26 giugno 1982)
Bari Palese +45,5° (precedente record assoluto +45,2° del 2 luglio 1998; precedente record mensile +41,4° del 26 giugno 1982)
Termoli +41,4° (precedente record assoluto +40,0° del 2 luglio 1998; precedente record mensile +39,2° nel giugno 1982)
Marina di Ginosa +43,6° (precedente record assoluto +43,4° dell’8 luglio 2000; precedente record mensile +41,8° del 20 giugno 2006)
Sempre lunedì 25, giorno letteralmente da ascrivere negli annali della storia meteoclimatica recente, sono caduti i record mensili di queste stazioni:
Catania Sigonella +44,2° (record precedente +42,8° del 21 giugno 2006)
Messina +43,4° (record precedente +40,1° del 26 giugno 1982)
Cozzo Spadaro +40,4° (record precedente +37,8° del 21 giugno 2006)
Lecce +44,0° (record precedente +42,8° del 26 giugno 1982)
Gioia del Colle +41,4° (record precedente +40,8° del 26 giugno 1982)
Palermo Boccadifalco +44,0° (record precedente +41,4° del giugno 1952)
Cagliari Elmas +39,0° (record precedente +38,6° del 25 giugno 1982)
Capo Palinuro +38,0° (record precedente +36,4° del 25/26 giugno 1982)
Bonifati Calopezzati +38,2° (record precedente +37,4° del giugno 1982)
Guidonia +38,4° (record precedente +38,0° del giugno 1982)
Nei giorni precedenti sono caduti invece i record mensili di:
Civitavecchia +33,2° il giorno 19 (record precedente +30,6°)
Enna +37,2° il giorno 20 (record precedente +35,6° del 27 giugno 2006)
Pantelleria +42,6° il giorno 24 (record precedente +41,2° del 26 giugno 1982)
Altri valori non lontani dal record mensile sono stati: Campobasso +34,2° (record +35,0°); Capo Mele +31,6° (record +32,0°); Catania-Fontarossa +44,5° (record +45,0°); Lamezia Terme +39,3° (record +40,0°); Reggio Calabria +41,4° (record +42,0°); Roma Fiumicino +34,2° (record +34,6°); Ustica +37,2° (record +37,4°).
L’eccezionale ondata di caldo che ha colpito il sud della nostra penisola ha scritto una pagina importante anche nella storia meteorologica europea: la stazione di Foggia Amendola con i suoi +47,0° ha registrato la temperatura più elevata mai raggiunta a giugno nel vecchio continente; inoltre la stazione di Punta-Raisi, il 25 giugno, registrando una temperatura minima nell’arco delle ventiquattro ore di +36,0°C batte il record di minima più alta mai registrata in Europa. Il precedente primato, +32,0°C, apparteneva alla stessa Punta-Raisi, a Jaen (Spagna) e a Faro (Portogallo).
Al contrario, l’inizio del mese ci ha fornito alcuni dati decisamente freschi: innanzitutto la media di giornata più bassa mai registrata dalla stazione di Pantelleria, che mette a referto anche una minima di +11,0° il giorno 4 vicina al record di +10,0°, e ancora valori vicini ai record mensili sono stati rilevati a Lampedusa con +14,1° (record +13,9°), Palermo Punta Raisi +15,0° (record +13,3°), Capo Bellavista +11,0° (record +10,1°), Capo Caccia +10,4° (record +10,0°), Capo Frasca +10,8° (record +10,0°), Enna +8,4° (record +6,8°).
Alla resa dei conti, questo giugno non si è rilevato poi essere un mese pesantemente e mostruosamente anomalo rispetto alle medie con scarti medi sul territorio nazionale compresi tra 1 e 2 gradi, e più “fresco” rispetto anche allo stesso giugno dell’anno scorso: al contempo però val la pena sottolineare che ancora una volta abbiamo osservato un inizio mese fresco, ed una seconda parte votata al caldo forte. Chissà se questa rappresenti una nuova normalità climatica per giugno, o se si sia trattato di pura casualità.