Vi abbiamo dato conto dei nubifragi che, al mattino di ieri (giovedì 7 luglio), hanno messo sotto torchio parte dell’Alta Lombardia. Un bombolone temporalesco ancor più cattivo ha preso poi vita nel cuore del pomeriggio, dando vita a nuovi violentissimi acquazzoni sulle zone lombarde già in precedenza colpite (comasco, lecchese, bergamasco) ed in Ticino. Erano le ore 18 quando nel territorio di Brienno, zona lariana del comasco, ben sette distaccamenti sono precipitati dal costone della montagna.
Le frane hanno colpito in pieno il paese, spazzando via due case e il ponte romanico, danneggiando decine di abitazioni e travolgendo auto e autobus che si trovavano sul tratto compreso fra Laglio e Brienno della strada statale Regina. Devastante risulta essere stata anche la piena del torrente della Valle di Canova, che ha contribuito ad inondare in pochi minuti il piccolo paese, peggiorando gli effetti delle rovinose frane.
Solo un miracolo che non vi siano state vittime e nemmeno feriti gravi: i soccorsi, effettuati con i gommoni dei vigili del Fuoco, hanno permesso di evacuare un centinaio di persone dall’abitato di Brienno. Situazioni analoghe si sono verificate poco oltre confine, sul Canton Ticino. Nel territorio di Lugano piogge torrenziali, fortissime raffiche di vento e grandine si sono scatenati intorno alle 17. A nord delle Alpi nel Canton Zugo un forte temporale ha provocato anche la morte di due persone.