E’ questo il motivo per il quale risulta molto comodo valutare la forza di un’ondata di caldo basandosi sui valori registrati in quota, laddove nessun condizionatore od inquinamento urbano può alterare la temperatura reale dell’aria.
Bisogna dire che i valori misurati nella giornata di ieri, 10 Giugno 2004, quanto meno sulle montagne del Nord Italia, sono stati davvero elevati, di molto superiori alle normali medie del mese di Giugno.
Di seguito si riportano alcuni valori di temperature massime, con i relativi scarti termici dal valore medio decadale:
Pian Rosà: +7,6°C (+7,3°C)
S. Valentino alla Muta (Passo Resia): +26,8°C (+11,7°C)
Passo Rolle: +20,2°C (+9,5°C)
Paganella: +19,3°C (+10,0°C)
Dobbiaco: +26,4°C ( + 8,7°C)
Monte Cimone: +18,0°C (+10,2°C)
Monte Terminillo: +19,4°C (+8,9°C)
Monte Scuro: +20,2°C (+5,6°C)
Come si vede, le temperature massime toccate sono state di almeno 10°C più elevate delle normali massime (medie trentennali) della prima decade del mese, anche in montagna, e lontano da effetti “cappa di calore” generati dalle nostre città.
Questo giustifica le massime così elevate che hanno avuto molte città del Nord Italia.
Sul nostro Meridione, invece, gli scarti termici sono stati molto più moderati.