Continua a nevicare pure con lo scirocco su tutta la Barbagia sopra i 900-1000 metri, solo nelle ultime ore con l’ingresso di aria più fredda da Nord le precipitazioni dovrebbero concedere una tregua, seppur momentanea.
Le strade dei passi più alti dell’isola (Correboi 1246 metri slm e Tascusì 1245 metri slm) sono transitabili solo con catene da diverse settimane e spesso rimangono chiusi per le continue bufere di neve.
Più critica è la situazione oltre i 1200-1300 metri dove diversi ovili ed aziende zootecniche in territorio di Desulo sul versante meridionale del Gennargentu e di Fonni sono isolate e il bestiame sta morendo di stenti per il mancato approviggionamento di foraggio.
Su Fonni il paese più alto della Sardegna (1000 metri) la neve al suolo è presente da quasi un mese, un evento che negli ultimi anni era diventato raro considerando che già una settimana poteva essere considerata tanto.
In passato tuttavia, inverni rigidi e nevosi non erano sicuramente così inconsueti per gli abitanti di tutta la Barbagia dal momento che era buona abitudine far svernare le greggi nelle zone più miti del Campidano e della Nurra.
Fino agli anni ’70 la transumanza finiva spesso ad Aprile e i pastori tornavano ai pascoli di montagna con il ritiro delle nevi. Probabilmente i predecenti inverni avevano fatto presumere che il clima, ormai cambiato, non fosse più in grado di esprimere rigori invernali di questo tipo.
Intanto sono risultati vani tutti i tentativi di riaprire la strada che porta al rifugio di Bruncu Spina (risulta isolato e senza luce pure un agriturismo), dopo che la Turbina dell’Anas è intrappolata nella neve da 2 settimane assieme ad alcune vetture del Comune. Sono intervenuti pure i Vigili del Fuoco di Nuoro ma senza risultati a causa della continua tormenta.
In definitiva questa stagione sarà sicuramente ricordata in Barbagia come la più nevosa degli ultimi 20 anni. E non è escluso che il manto nevoso subisca ulteriori ritocchi.