Il mese di luglio che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato ampiamente condizionato, soprattutto nella prima parte, da ripetute condizioni d’instabilità atmosferica, che certamente hanno avuto il merito di vivacizzare un lungo scorcio della stagione estiva. Per circa 15-20 giorni di seguito è stato un appuntamento pressoché quotidiano con i temporali di calore, i quali hanno imperversato in molte regioni d’Italia e non solo a ridosso dei maggiori rilievi montuosi, con esiti purtroppo in qualche caso letali come accaduto nel tarantino. Nulla di così anomalo, anche se certamente negli ultimi anni il ruolo delle tempeste temporalesche estive è stato sempre più marginale, schiacciato dalla maggiore presenza dell’anticiclone africano che soffoca ed inibisce i moti temporaleschi.
La ciliegina sulla torta si è poi avuta al termine del mese, precisamente il 29 luglio con il passaggio di un fronte assai “elettrico” che ha scaricato un’altra tempesta di fulmini davvero notevole in diverse regioni del Nord e sull’alto versante tirrenico. Si sono avuti numeri molto importanti: ad esempio in Liguria nel corso di tutto luglio, secondo l’ARPAL, sono caduti quasi mille fulmini, circa la metà dei quali caduti nell’arco di poche ore proprio a fine mese. In Toscana oltre 4000 fulmini, sempre in lassi di tempo ristretti della giornata del 29 luglio, si sono abbattuti nella zona tra Arezzo e Siena, provocando non pochi disagi alle linee elettriche. In basso una splendida immagine di fulmini risalenti allo scorso 6 luglio (foto di Sabrimirko Nardo Di Maio).