ESTATE 2013, NORD ITALIA NEGLI SCUDI – Torniamo a parlare della stagione estiva che ci siamo appena lasciati alle spalle: da un’analisi generale è emerso che è stata una stagione moderatamente calda (al 17° posto fra le estati più roventi degli ultimi 200 anni, leggi qui per approfondire) a livello nazionale. Analizzando più nel dettaglio l’andamento complessivo dell’estate, ci accorgiamo che a “soffrire” maggiormente è stato il Nord Italia, dove i dati hanno sancito che l’estate 2013 sia stata sorprendentemente calda, seppur molto lontana da quella terribile del 2003. E dire che doveva essere l'”anno senza estate”, secondo alcune incaute affermazioni fatte alla vigilia dell’estate e che riguardavano più espressamente la Francia e più in generale le nazioni ovest del Continente. Invece l’anticiclone ha fatto sentire il proprio respiro caldo proprio sull’Europa Centro-Occidentale, dove si sono vissute anche fasi anomale.
ALCUNI DATI SORPRENDENTI – Dopo una primavera fresca e piovosissima, anche i più accaniti sostenitori dell’estate hanno davvero temuto che potessero realizzarsi le previsioni più pessimistiche. Alla fine è andata in modo del tutto diverso, soprattutto sul Nord Italia, dove il caldo non è certo mancato, nonostante una partenza estiva tardiva. A Torino l’estate è stata addirittura la quarta più calda dal 1753, con una temperatura media di +24,2°C, nonostante due sole ondate davvero canicolari fra fine luglio ed inizio agosto: solo le estati 2003, 2009 e 2012 hanno fatto meglio, a conferma comunque di come le estati degli ultimi 15-20 anni siano ormai divenute costantemente molto calde. E’ stata però un’estate estrema per le precipitazioni, pur con pochi giorni piovosi, concentrati in particolare nei nubifragi del 13 e del 29 luglio e dell’8, 25 e 26 agosto, che hanno tutti scaricato più di 30 mm di pioggia, in alcuni casi con grandinate devastanti.
MODENA, LA TERZA ESTATE PIU’ CALDA – Anche altri Osservatori Storici del Nord Italia hanno mostrato dati notevoli: così come a Torino, anche su Piacenza è stata la quarta estate più calda dal 1802. Estati molto calde anche su Aosta (la sesta più calda di sempre) e a Parma (la nona più calda di sempre). A far meglio di tutte è però Modena, dove l’estate 2013 ha chiuso al terzo posto fra le più roventi da quando si registrano i dati all’Osservatorio Geofisico Universitario, cioè dal 1861, con una media stagionale di 25.7°C (da rammentare anche il picco di +40 gradi). Sono state più roventi solamente l’estate 2012 con +27,3°C e l’estate 2003 con +28,0°C. Se non si considerassero quelle due estati davvero estreme, l’estate 2013 sarebbe passata alla storia come una stagione assolutamente estrema e da record per il caldo, peggio di alcune estati da canicola dell’ultimo ventennio dello scorso secolo, come per esempio le estati del 1983, 1994 e 1998.
CONCLUSIONI – Quelli appena evidenziati sono dati che un po’ stridono rispetto alla percezione generale di un’estate 2013 non così anomala, ma a lunghi tratti quasi normale e senza eccessi. Così è stato di certo al Sud, un po’ meno al Nord. E’ vero che le ondate di caldo intenso sono risultate più concentrate soprattutto nel grande periodo del solleone, ma d’altronde se il confronto si fa con le medie trentennali del periodo 1981/2010 allora si scopre che l’estate 2013 conferma in linea generale l’andamento di stagioni estive sempre più calde. Ovviamente, se il confronto avviene con alcune delle più recenti estati così roventi, allora la sensazione che si ha è quella di un’estate 2013 nel complesso vivibile, ma solo perché ormai ci siamo, per così dire, assuefatti ad estati sempre più da canicola.